Two Worlds One Cup 2018 - Final Show

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    Qualche giorno fa.

    Siamo chiaramente in una palestra, come si può facilmente intuire dal ring in mezzo alla stanza. Alle pareti, attaccate una sopra l'altra, locandine ingiallite di vecchi match ed eventi iniziano a lasciare il posto ai poster più moderni e colorati.
    Dalle vetrate, sotto al soffitto, il sole picchia forte, sostituendo l'illuminazione artificiale, siamo in un posto caldo infatti, per la precisione a Dallas... E il primo uomo che vediamo, è uno degli otto finalisti del 2 Worlds 1 Cup: Lemmy Crews.

    Crews: "Benvenuto alla sede di Dallas della Man House... O almeno quel che ne rimane.
    Ty ha spostato praticamente tutte le operazioni nella sede di Harlem e cacciato chi si allenava qui... Anche perché Mr.Ross non ha accettato di continuare a lavorarci dopo aver perso la guida della palestra e preferisce allenare le sue figlie a casa, mentre Kodama e Vinnie, gli unici altri due allievi 'senior', si sono ribellati a Ty e sono andati altrove a continuare le loro carriere..."

    Lemmy con una mano spazza via della polvere dal ring, malinconico.

    Crews: "Mi mancano i bei tempi in cui ci allenavamo tutti insieme qui, ma non è per questo che ti ho invitato.
    DAMN! Non posso perdere tempo a piangere sul latte versato, quando ho qui con me una delle più grandi leggende del wrestling internazionale, nonché vincitore dell'ultimo 2 Worlds 1 Cup... Il solo e unico Bald Basterd John Kratos!"

    Kratos: “Mi fa piacere non aver dovuto spostarmi poi così lontano ora che milito in Texas. È triste vedere una scuola come la vostra che ha cessato la sua attività, ma d’altronde è stato lo stesso anche con la Chaotic Existence School, fondata dai miei discepoli, e pure il JLW Dojo di cui sono stato General Manager non è più attivo come in passato, avendo limitato i suoi eventi, senza più partecipazioni inter-promozionali.”

    Lo Spartano si guarda attorno, notando i dettagli della palestra in cui si trova. I trofei rimangono ancora al loro posto.

    Kratos: “Immagino che tu mi abbia chiamato per una sessione di allenamento, hai da poco raggiunto l’accesso alla finale del torneo, e, per quanto ho promesso più volte a me stesso di rimanere esente e neutrale, in realtà mi viene facile passare le mie conoscenze sul ring.
    Anche se quello che io chiamo allenamento è ben più simile a una serie di sfide, tutt’altro che amichevoli!”

    Altra un altro sorriso beffardo di un uomo che raramente fa uso dell’umorismo nelle conversazioni, ma agitando rapidamente le braccia, Lemmy lo blocca subito.

    Crews: "NO WAY! Non ti scomoderei mai per una sessione di allenamento, Man!
    Volevo conoscerti o meglio... Avevo bisogno di conoscerti e di scambiare due parole con te, perché sei il Bald Basterd, è vero... Ma sei anche il Greek Warrior, il guerriero spartano ed è con questa tua dedizione alla patria che hai vinto il 2 Worlds 1 Cup.
    A Thornton Brave, quando ha vinto la prima edizione, non fregava niente del suo stato, ma tu... In questo sei come me, ami Sparta e la Grecia come io amo Cleveland e l'Ohio e quello che mi serve è sapere come hai fatto a trasformare questo amore in forza."

    Kratos: “Siamo in due situazioni differenti, ma simili nei sentimenti. Quando mi sono allenato nel Wrestling ed ero un debuttante ancora non sapevo quale grande responsabilità avrei dovuto portare sulle spalle, mi sono paragonato spesso ad Atlante che sorregge il globo, ed è realmente così. La Grecia era la patria della lotta, dalle antiche olimpiadi dove uomini fieri da tutta la nazione e ben oltre si affrontavano per determinare chi era il più forte.
    Forse oggi in un’epoca così razionale si potrebbe parlare di eredità genetica, ma c’è di più.
    Sono nato in debito con la nazione che rappresentavo. Anche se per tanto tempo ho respinto il resto della Grecia per portare la supremazia di Sparta, alla fine ho realizzato che serviva un greco in vetta al mondo. Dovevo trascendere in quel ruolo, e portare la mia amata nazione dove da tempo non si vedeva più.
    ...
    Ma quella è la mia storia!
    L’Ohio è un territorio che nel Wrestling è stato spesso considerato per federazioni indipendenti, nessuno si aspetterebbe di trovarsi un uomo di Cleveland sulla vetta. Questa è la ragione per cui tu potrai fare di Cleveland – Ohio ciò che per me è stato con Sparta – Grecia. È la ragione per combattere, ma è qualcosa che il tempo ha cancellato su di me.
    Io sono stato un grande combattente greco, già, ma è stato due anni fa, in un’epoca di tormenti e gloria.”

    Lemmy resta dubbioso, corrucciando la fronte e mettendo in mostra le classiche rughe di quando cerca di elaborare un pensiero profondo.

    Crews: "Sai, per me è iniziato tutto come un gioco, nessuno pensava nemmeno che potessi accedere al tabellone... Non avevo vinto nemmeno dieci match in carriera probabilmente, prima del 2 Worlds 1 Cup. Così ho iniziato ad autopromuovermi, sai, credo di essere l'unico ad aver fatto una campagna elettorale per avere i voti necessari per esserci e quando mi hanno votato, ho sentito quella passione, quella forza spingermi e mi ha aiutato a passare il primo turno, il secondo e il terzo...
    Poi ho realizzato."

    Lemmy è stranamente serio, oggi, sarà la lontananza dalle telecamere o è davvero così turbato?

    Crews: "Sono nello show finale, siamo rimasti in otto e posso davvero vincere e portare l'Ohio e Cleveland sul tetto del mondo! Sono praticamente la versione wrestler di LeBron James, prima che se andasse di nuovo almeno... Ma il punto è che non credo di essere pronto.
    Sono grosso e potente come lui, ma non ho un centesimo del genio e del talento che ha lui per fronteggiare le aspettative del nostro popolo. Mi ripeto di stare tranquillo, di pensare che comunque vada sarà stato un successo, che sono andato ben oltre le aspettative della mia gente... Ma non riesco a togliermi dalla mente il fatto che siamo solo in otto e che posso vincere tanto quanto gli altri sette.
    Sento la pressione dell'evento, perché mai nella vita ho sognato o pensato di poter essere qui.
    Tutti gli altri avranno avuto un momento nelle loro vite in cui hanno realizzato di potercela fare, di potercela fare sul serio, magari se la saranno fatta sotto anche loro allora, ma per me quel momento non è due o dieci anni fa... E' ORA."

    Kratos: “Se vuoi il mio parere, non credo affatto che tu avessi qualcosa in meno dei tanti avversari che abbiamo affrontato sul ring. Hai il talento, hai la passione, ma ancora ti serve appellarti al tuo cuore.
    Liberalo da ogni paura, da ogni risentimento, da qualsiasi calcolo logico.
    Se avessi chiesto a Michael Jordan perché era il migliore, non credo che lui avrebbe saputo dirti altro che ‘perché sì’. Ci sono persone che arrivano al punto in cui per loro è solo possibile vincere. Io ci sono riuscito prima di fare i conti con il mio tempo personale, e iniziare un declino che sto combattendo giorno dopo giorno, in questa carriera che non voglio far terminare.
    Ma tu sei appena all’inizio!
    Prenditi il torneo, prenditi la vetta e porta ciò che rappresenti sopra tutto e tutti. È la tua Epica, il tuo viaggio di ritorno verso il trionfo.
    Non ti serve nulla che già non hai, e lo capirai in questi giorni, in attesa del round finale.
    Io non ho avuto pietà, non ho avuto dubbi, ero lo Spartano che voleva innalzare la Grecia sopra tutto e tutti. Ci sono riuscito perché era tutto ciò che volevo. Tanti sono caduti nel tentativo di fermarmi, e tanti sono caduti contro di te. Ti rimane la fase finale, ma non è necessariamente la più difficile.
    Se avrai volontà, vincerai anche gli scontri che ti rimangono, e ti sembrerà naturale, perché non poteva esserci altro risultato per chi così ardentemente desidera la vittoria!”

    Il Pure Black Diamond prova a rilassarsi, inspirando ed espirando profondamente e sciogliendo le spalle e i muscoli a occhi chiusi, per poi riaprirli e fissare il suo ospite.

    Crews: "Liberare cuore e cervello e non avere pietà, tutto qui, quindi.
    Credo di potercela fare, sai? Alla fine è la prima volta che faccio il contrario, quindi mi basterà essere il solito Lemmy, senza altri segreti o trucchi!
    Entrare cattivo, picchiare duro, non dare tregua a nessuno e dimostrare a tutti gli avversari che un diamante non può essere scalfito... Ma può tagliare, qualsiasi cosa!!!"

    Solo al pensiero degli avversari sconfitti, Lemmy inizia a iperventilare e a far ballare i pettorali all'impazzata, come se non mancassero settimane, ma minuti alla serata finale del 2 Worlds 1 Cup.
    Poi unisce le mani come in preghiera e piega la testa di fronte a John Kratos.

    Crews: "Greek Warrior.
    Grazie mille per l'aiuto e per avere onorato me e questa palestra accettando il mio invito, sarai sempre il benvenuto qui finché ci sarò io. Guarda."

    Lemmy indica alle sue spalle, tra le locandine appese i due poster più recenti sono quelli del PPV WTF American Pie, dove ha lottato nel Main Event per il titolo massimo e quello della serata conclusiva di questo 2 Worlds 1 Cup, tra di loro quello di un altro PPV WTF: Futurama 4.

    Crews: "Quella sera hai sconfitto il campione Konstantinos e il mio amico fraterno Tyson Hardaway, in quello che è stato nominato Match dell'Anno... E io non dimenticherò mai quella Feel The Pain finale con cui hai messo KO proprio Ty.
    Spero che il tuo spirito sia con me e che anche tu faccia lo stesso, venendo come mio ospite in Grecia all'evento."

    All’ultima frase, lo Spartano sembra quasi sbiancare, non è più composto come prima, sembra emergere un sentimento contrastante in lui.

    Kratos: “No... in Grecia non posso tornare. Io sono esiliato, non l’ho più rappresentata a dovere. Non sono il volto di quella nazione nel Wrestling. Come i fedeli omaggiano le divinità in cui credono, io ho sempre fatto così nei confronti della mia nazione. Ma l’ho abbandonata quando ho smesso di portarle gloria. Ho un lungo percorso da fare, Lemmy, che mi riporterà alla mia terra natia solo quando sarò degno di raggiungerla.
    Credimi... soffro a sapere che alle porte di Atene vi sono fiamme, che non posso far nulla per aiutare il mio popolo nel momento del bisogno, ma non sono ancora pronto per questo ritorno.
    Ho fatto una promessa a me stesso e ad Ellada, lo spirito del popolo greco.
    Quando sarai in Grecia, sarai per conto tuo, ma questo non è uno svantaggio. In una palestra non più utilizzata puoi provare queste sensazioni, non farti mai dominare dalla nostalgia, mira a rappresentare il tuo stato, e surclassa i tuoi nemici.
    Senza pietà, con veemenza, perché quando si combatte non esiste passato, non esiste futuro, esiste solo una lotta finché uno dei due uomini non andrà a terra. Non concedere a nessuno di lasciare che sia tu l’uomo a cadere.
    Vinci, Lemmy, hai la mia ‘benedizione’ come erede del torneo!”

    Le parole di Kratos contengono simboli che non può nemmeno spiegare uno alla volta, c’è tutto il suo credo, che ora viene tramandato dalla sua terra a quella dell’uomo che si è rivolto a lui. Il Greek Warrior infine volta le spalle, non vuole più sentirsi ringraziare, è già stato fatto, tutto è già stato detto. Così con andamento lento cammina verso la porta d’ingresso della palestra. Si ferma un istante, poi la percorre, sa bene quanto una palestra sia come un tempio per chi si allena e impara una disciplina. Infine, il lottatore sparisce, lasciando Lemmy Crews da solo a riflettere sulle sue parole.

    Crews: "Non esiste passato e non esiste futuro.
    Esiste solo la lotta."

    Camera Fades

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    Rose Garden.
    20/07/2018.
    UNO, NESSUNO, CENTOMILA.
    SHOW DI BENEFICENZA DI KEVIN CALDWELL PRIMA DELLA FASE FINALE DEL 2W1C.



    Gli spalti sono gremiti ed il pubblico attende con trepidazione l'ingresso di Kevin Caldwell, idolo di casa, che ha organizzato questo show in vista dell'evento finale del 2 Worlds 1 Cup, con la possibilità di raccogliere fondi per i bambini dell'Africa che soffrono la fame ogni giorno. E non è un caso che il primo rivale di Caldwell sia...Zavatra Roa, originario del Madagascar.
    Appare il volto di Caldwell sul titantron, ed il pubblico comincia a tributare cori al wrestler di Portland. Tuttavia, le immagini sembrano registrate.

    “Lo show finale del 2 Worlds 1 cup ... wow, sono andato ben oltre rispetto a quelle che erano le mie aspettative! Il ‘giro del mondo’ sul ring è stato incredibile! Primo turno, Volkermord, Germania. Secondo turno, Cthlulhu, Massachussets. Poi sono ‘tornato’ in Europa, affrontando Bergstrom, rappresentante della Svezia. Ed ora, giù in Africa, Zavatra Roa...Madagascar...luogo pieno di fascino. E tutto questo come rappresentante dell’Oregon! Per me è un privilegio poter già essere qui, speriamo di non tradire le attese della gente di Portland e dintorni!”

    Applausi.

    "Sto arrivando, aspettatemi!"

    Pollice in su per Caldwell ad indirizzo della telecamera, quand’ecco che…


    BACCHIKOI BACCHIKOI BAIBEEEEEEEEEEEE
    WHAZUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUP



    La theme song di Kevin Caldwell risuona nell’arena, che letteralmente ribolle.
    La gente scandisce il nome del cosplayer...
    ...
    a più riprese...



    ...



    Eppure, del cosplayer, nessuna traccia. La musica procede per diversi secondi, fino ad interrompersi del tutto...



    ...



    ...Nell’arena cala il buio assoluto.
    Il pubblico rumoreggia, quand’ecco che si illumina il titantron ed un volto, sconosciuto ai più, appare in maniera inquietante.



    Buonasera, Zavatra.
    Mi riconosci? Il mio nome è Ivondrombolo e no, questo nome non fa ridere, anche se quando hai parlato di me prima dello scontro con un certo Drago, hai lasciato intendere che le persone potessero provare ilarità... a quanto pare conosci la mia storia, sai che ho bruciato la foresta e che il raccolto successivo al mio operato è stato rigoglioso. Come hai giustamente raccontato, il possente boa Ramambabe pensava di poter sopravvivere alle fiamme, data la sua enorme mole e la sua resistenza fuori dal comune, eppure è stato arso vivo insieme a tutto ciò che ha incontrato il cammino del fuoco.



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    Ramambabe aveva una moglie, aveva una famiglia, era temuto e rispettato dal resto della popolazione, sembrava invulnerabile, fiero nel suo strisciare e possente nel suo incedere, non concedeva alcuna possibilità alle sue prede...se, per sbaglio, incrociavi il suo percorso, eri spacciato. Ramambabe non faceva sconti. Lui era sicuro di sopravvivere alle fiamme.


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    La famiglia di Ramambabe fuggì, non ebbe fiducia nelle parole del possente boa, che fu così l’unico a perire. Quando ho bruciato il tavy, la foresta, non era mia intenzione uccidere Ramambabe. Erano stati abbattuti numerosi alberi, e l’unica soluzione era quella di fare piazza pulita per rendere il territorio maggiormente fruibile, per coltivazione e altro. Il risultato fu quello sperato, anche se lui ci rimise la vita. Con questo, Zavatra, cosa voglio dire?
    Conoscere le leggende è sicuramente importante, le tradizioni fanno parte del bagaglio culturale di ognuno di noi. Tuttavia, per quanto tu conosca la leggenda ed il significato della leggenda stessa, riuscirai ad affrontare la leggenda che è divenuta realtà? Zavatra, tu non affronterai Kevin Caldwell, affronterai Ivondrombolo.
    L’uomo che ha ucciso Ramambabe, pur senza volerlo, per un bene superiore.
    E per lo stesso bene superiore, darò fuoco a tutto ciò che si porrà tra il mio cammino e la finale di questo torneo. Ed anche in questo caso, pur senza volerlo, il Madagascar così come Ramambabe sarà eliminato, non con mia soddisfazione. Solo così, tuttavia, il proseguio del cammino nel torneo potrà essere meraviglioso come lo fu il raccolto nel passato. E tu, Zavatra, in quanto rappresentante del Madagascar…sei sicuro di poter reggere le fiamme?
    Il fuoco del Madagascar che brucia colui che lo rappresenta.
    Un antico proverbio, seppur non delle nostre parti, recita: Conosci il tuo nemico, e saprai come sconfiggerlo.
    Ma se colui che affronti…fosse un…amico?


    ...

    Un ‘fuoco’ ... amico?



    E su queste parole, ed il sorriso di ‘Ivondrombolo/Caldwell’, si spengono le immagini del titantron e la luce torna ad illuminare l’arena. Lo show 'live', di fatto, non è ancora iniziato, eppure il pubblico sembra già carico a pallettoni.

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    Rumore di insetti.
    Ronzii e strepitii.
    Verde.
    Lo scorrere di un ruscello.

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    Una foresta.
    Uno scalpiccio, rumore di passi ovattati dal sottobosco.

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    Zavatra Roa appare nell'inquadratura.

    j10gUnj "Finalmente mi sento a casa.
    È bello respirare a pieni polmoni l'aria frizzante che solo in queste foreste pluviali potete trovare.
    Siete mai stati in Madagascar?
    Oh, è un posto magico.
    Peccato che sia...così lontano.
    Già."


    Zavatra cammina, chiedendo alla telecamera di seguirlo.
    Lo sfondo cambia e...

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    Era il Museo di Storia Naturale di New York!
    Zavatra spegne il registratore portatile e il rumore di sottofondo si placa.

    j10gUnj "A volte le cose non sono come sembrano.
    Parole inutili con te, vero Kevin Caldwell?
    Tu non sei mai quello che sembri.
    Oppure sei esattamente quello che sembri.
    Perfino, sei esattamente quello che vorresti sembrare.
    Sono stupito.
    Come diavolo sei arrivato fino a qua senza essere te stesso?
    Sei...stupefacente.
    Forse è questa la tua forza.
    Non posso sapere chi avrò davanti finché tu non deciderai chi vuoi essere.
    Beh, sai, ho appena affrontato una sfida simile.
    Gaijin era particolare almeno quanto te.
    Ed è finito spalle a terra.
    Ha combattuto bene.
    In effetti, uno dei match più difficili che io abbia affrontato in questo torneo."


    Ancora qualche passo, passando davanti a diverse vetrine.

    j10gUnj "Sai che sono nato in Madagascar.
    Sai che ho combattuto per un breve periodo in Inghilterra.
    Sai che sono esploso negli Stati Uniti.
    Ho avuto diversi paesaggi alle spalle.
    Ho affrontato diversi livelli.
    Guardami."


    Si indica.

    j10gUnj "Non sono sempre stato così.
    Questi colori, queste armonie nelle forme della pittura, sono il risultato di tutto quello che ho passato.
    Ho affinato me stesso per arrivare fino a qui.
    O sono arrivato fino a qui per affinare me stesso.
    Mi sfugge sempre il nesso tra causa ed effetto.
    Non importa.
    Voglio vincere, Kevin Caldwell.
    Voglio vincere perché io sono Zavatra Roa.
    Sono Zavatra Roa e quindi voglio vincere.
    Causa ed effetto.
    Non importa la posizione degli addendi, il risultato non cambia.
    Io non cambio.
    Kevin Caldwell, è arrivata l'ora di aprire gli occhi e guardare la realtà.
    Di scoprire chi sei davvero.
    Sarai ciò che rimane dopo il nostro match.
    Qualunque personaggio tu decida di interpretare.
    Come Gaijin.
    Quando avrai le spalle a terra
    i progressi del tuo personaggio saranno cancellati,
    tutto quello che rimarrà sarà
    Kevin Caldwell.
    Ready Player One?"


    TWO WORLDS ONE CUP 2018 – QUARTERFINALS/One on One Match – KEVIN CALDWELL (Oregon) vs ZAVATRA ROA (Madagascar)

    Ed siamo pronti per il primo dei quarti di finale, nonché opener di questa fantastica serata di wrestling! Sul ring pronta per l'annuncio dei partecipanti c'è Xue, la cinamericana che fino a poche settimane fa lavorava per il Total War Project, una delle federazioni che ha ospitato questo Two Worlds One Cup e al suo fianco c'è il referee Dave Edwards, tra i referee della federazione californiana da poco chiusa, sicuramente quello più disprezzato dal pubblico per le sue conduzioni spesso oltre i limiti del normale 'lasciar correre'.

    Ma ora ecco risuonare Bacchikoi, con Xue a presentare il primo atleta coinvolto nel match, accolto subito da un'ottima reazione dal pubblico greco che da tempo lo osserva in WTF, è il rappresentante dell'Oregon, da Portland, il Cosplayer: Kevin Caldwell! Che si presenta subito, con l'intento di continuare la sua corsa, iniziata contro Volkermord e proseguita contro Cthulhu e il Dottore Daniel Bergstrom, fino alla serata finale, di stasera, finora gli abbiamo visto impersonare un dittatore, un dottore, uno sciamano, ma forse la più sorprendente delle trasformazioni è stata quando è stato il cosplayer di sé stesso, l'unica trasformazione veramente inattesa per lui.

    Caldwell ha guadagnato il ring e salutato ai paletti i suoi sostenitori, quindi è il momento del suo avversario, una delle più grandi sorprese di questa edizione del 2W1C, al pari di Bulk e Murphy nelle prime due, probabilmente... è il rappresentante del Madagascar, lo stregone guerriero: Zavatra Roa! E se Caldwell aveva già girato molte federazioni americane ed europee, alzi la mano chi conosceva e poteva pronosticare Roa come uno degli otto finalisti, al di fuori del 'suo' pubblico, quello della CKW! Nonostante gli sfavori dei pronostici, infatti, Zavatra è passato attraverso le sfide contro Enigma, Drago e Gaijin, tutti attuali o ex campioni del mondo nelle rispettive federazioni, tutti partiti come favoriti nelle sfide contro Roa... E tutti caduti sotto i colpi del guerriero tribale, che durante il suo percorso ci ha saputo stupire, non solo con le sue vittorie, ma anche con le leggende e le tradizioni che lo legano profondamente allo Stato che rappresenta.

    I due ora sono entrambi nel ring e Dave "Mud-Eddie" Edwards ricorda a entrambi le regole, si vince per pin, sottomissione, squalifica, count out e KO tecnico, con le classiche regole internazionali degli incontri One on One!
    Tra Caldwell e Roa, fisicamente e tecnicamente abbiamo ben poche differenze, altezza e peso sono praticamente identiche ed entrambi preferiscono badare al sodo piuttosto che perdere tempo con scambi tecnici... Edwards dà quindi l'ok al timekeeper e suona la campanella! La sfida ha inizio!
    E come annunciato, i due non hanno intenzione di perdere tempo! Ci sono altri due match sempre più importanti ad attenderli in caso di doppia vittoria e nessuno vuole sprecare energie inutilmente, quindi si parte subito con una rissa violentissima a centro ring che, come annunciato, "Mud-Eddie" Edwards non ha intenzione di limitare in nessun modo, a prevalere alla fine è Zavatra Roa, che a suon di pugni porta l'avversario fino alle corde e lo lancia dalla parte opposta del ring, rimbalzo di Caldwell e Shoulder Block del malgascio! Caldwell si rialza subito però per evitare danni peggiori e Roa si fa trovare pronto, un duro Forearm Smash al volto dell'avversario e poi un altro Irish Whip... No! Stavolta Caldwell reversa la manovra a suo favore, contro le corde va Zavatra... No! Il Cosplayer lo trascina di nuovo verso di sè e lo sorprende con una Snap Powerslam! Prova subito il pin!

    Uno... Due... No! Roa spinge via Caldwell!

    L'americano ora va a colpire con degli Stomp l'avversario, che però si rialza ugualmente, Caldwell non si ferma e lo colpisce anche con calci e pugni alla schiena, finché Roa non è di nuovo in piedi e l'atleta di Portland può chiuderlo in una Front Headlock... per poi tentare un Suplex? Non lo sapremo mai, perché Zavatra non si lascia sopraffare e solleva di peso Caldwell, per poi portarlo fino a un paletto, contro cui lo sbatte con la schiena... Per poi iniziare a colpire con una serie di spallate all'addome! Una, due, tre, quattro... Zavatra schiaccia il Cosplayer contro i turnbuckle e poi lo colpisce ancora con degli Stomp al petto e all'addome, prima di salire sulla seconda corda... E iniziare una serie di pugni!

    Uno... Due... Tre... Quattro... Cinque... Sei... Sette... Otto... Nove... Dieci!!! Noooo!!!

    Sul più bello Caldwell lo ferma e prima dell'ultimo pugno spinge via Zavatra Roa uscendo dall'angolo! Lo Stregone resta in piedi sulla terza corda senza cadere però... E mentre Caldwell si gira verso di lui, Roa fa lo stesso sulla corda più alta lanciandosi poi per un Diving Clothesline!!! Noooo!!! Kevin Caldwell si abbassa in tempo e schiva con una capriola in avanti... Come fa Zavatra Roa per evitare un impatto ben più violento sul mat... Entrambi tornano così in piedi insieme e si lanciano contro le corde per tornare di nuovo all'attacco l'uno dell'altro... No! Caldwell si arpiona alla corda superiore quando vede arrivare l'avversario e manda fuori dal ring Roa!!!
    Il Cosplayer si batte un dito su una meninge indicando la sua astuzia... Ma Zavatra Roa è atterrato in piedi sull'apron e senza che l'avversario se ne accorga passa tra seconda e terza corda, per poi bloccarlo dalla vita, per connettere un German Suplex! Caldwell prova a rialzarsi con l'aiuto delle corde gattonando per raggiungerle... Ma Roa lo blocca nuovamente in vita e lo rimette in piedi, per un secondo German Suplex! Non è una serie concatenata però e Roa si rialza per un piccolo slancio contro le corde... E un Leg Drop! Seguito dallo schienamento!

    Uno... Due... No! Caldwell alza una spalla in tempo!

    Roa però non si lascia scoraggiare e torna alla carica con dei pestoni, Caldwell prova comunque a rialzarsi per difendersi al meglio, ma il malgascio lo tiene a bada con degli European Uppercut fino a portarlo all'angolo dove stavolta lo colpisce con una serie di Corner Lariat! Quindi prende la rincorsa e... Body Avalanche!!! Nooooo!!! Caldwell si sposta in tempo! Roa va a impattare contro i turnbuckle... E il Cosplayer lo prende sotto un braccio... E usa le protezioni delle corde per un rapidissimo Tornado DDT!!! Ma non finisce qui, Caldwell scatta in piedi e corre contro le corde... Per un Running Elbow Drop! Come una molla torna nuovamente in piedi per raggiungere un angolo... E stavolta vola addosso all'avversario con un Diving Elbow Drop!!! Ancora a segno! E' lui a cercare l'accesso alla semifinale!!!

    Uno... Due... Tno! Right Shoulder Up per Roa!

    Caldwell però non vuole perdere altro tempo, fa segno di voler 'pulire' il ring dalla presenza dell'avversario e chiede sostegno al pubblico picchiando via via più velocemente con una mano sul turnbuckle più alto mentre Roa si rialza... E il Cosplayer lo raggiunge per un Superkick a centro ring!!! Manga Impact!!! Noooooooo!!! Zavatra evita il colpo e solleva l'avversario sulle spalle... Per schiantarlo a terra con un Samoan Drop!!! Falling Down Mind dello stregone!!! Che solleva una gamba dell'avversario per lo schienamento!

    Uno... Due... Tnoooo!!! Kick out di Caldwell con la gamba libera!

    Roa non si dispera e si prepara invece al colpo successivo, rimette ancora in piedi Caldwell, stavolta lo colpisce con un paio di testate per fiaccarne la reazione... E poi lo lancia contro le corde, rimbalzo di Kevin e Atomic Drop di Zavatra Roa, che corre alle corde alle spalle del Cosplayer... Per un Big Boot laterale!!! Punishment a segno per il Malgascio!!! Che stavolta non prova lo schienamento, ma va a sollevare da terra l'avversario, per poi caricarlo sulle spalle!!! Torture Rack di Roa su Caldwell!!! Che però si dimena per difendersi! Zavatra indietreggia cercando di non perdere la presa... Ma quando i due arrivano alle corde, con una mano Caldwell riesce a sfruttare la più alta per tirarsi giù dalle spalle dell'avversario e atterrare sull'apron! Il guerriero tribale si gira per mantenere il controllo... Ma Caldwell lo anticipa con una spallata tra seconda e terza corda! Poi prende dalla nuca l'avversario... E lo sbatte con il collo contro la corda più alta! Zavatra Roa barcolla all'indietro e Kevin Caldwell mette le mani sulla Top Rope... Per poi saltare e sfruttarla per uno Springboard Missile Dropkick!!! Con cui stende l'avversario!!! Per poi riprovare a ottenere il pin vincente!!!

    Uno... Due... Trnoooo!!! Zavatra Roa alza ancora una spalla!!!

    I due ora si trascinano per qualche secondo a terra, cercando di rifiatare per il ritmo sostenuto tenuto finora... Ma prontamente, fastidiosissimo, Mud-Eddie si fa sentire con il doppio conto a terra!

    Uno... Due... Tre... Quattro... Caldwell è in piedi...
    Cinque... Sei... Sette... E anche Zavatra Roa si rialza!

    Solo per rimanere ancora vittima dei colpi dell'avversario, serie di pugni al volto da parte di Caldwell, che diventano Forearm Smash dopo un timido richiamo arbitrale, quindi c'è il lancio alle corde... Rimbalzo di Zavatra Roa, che prova ad aggrapparsi alla corda più alta, ma senza riuscirci...

    E MANGA IMPACT!!!

    Stavolta il Superkick vincente di Kevin Caldwell va a segno e c'è lo schienamento!!!

    Uno... Due... Tre!!!

    NOOOOOOOOO!!!

    Roa non è riuscito a fermare la sua corsa, ma è riuscito a rallentare quanto basta da essere colpito abbastanza vicino alle corde per aggrapparsi con una mano alla più bassa e salvarsi con il Rope Break!!! La sfida continua!!!

    Caldwell si rialza subito per cercare di chiuderla qui... Ma Zavatra non è dello stesso avviso e trascinandosi con l'aiuto della bottom rope rotola fuori dal quadrato per evitare di finire tra le grinfie dell'avversario!

    Kevin Caldwell non la prende bene... Ma la prende ancora peggio, quando l'arbitro gli impedisce di andare a infierire, bloccandolo per iniziare il count out! Il Cosplayer però non ha la pazienza di aspettare e rotola fuori dal quadrato dalla parte opposta, mentre Zavatra Roa e quindi fa il giro del ring per andare ad attaccarlo...

    E INVECE VIENE TRANCIATO IN DUE!!!
    DREAMSTOPPER! SPEAR DI ZAVATRA ROA!!!

    Lo stregone guerriero mette un freno ai sogni di gloria di Caldwell mettendolo KO e ora lo raggiunge gattonando, quindi si rialza e va a rimetterlo in piedi per rimandarlo sul ring e farla finita con lo schienamento vincente!
    Zavatra Roa rialza Caldwell e lo spinge sul ring... NO! Lo spinge dalla parte opposta, mandandolo contro una transenna!!! E poi carica il colpo...

    PER UNA SECONDA DREAMSTOPPER!!!
    CONTRO LA TRANSENNOOOOOOOOOO!!!

    Caldwell si sposta in tempo e Roa si schianta contro la transenna con la sua Spear!!! Noooo!!! Il guerriero tribale si ferma in tempo appoggiandosi al divisorio con le mani, quindi si gira verso Caldwell... E...

    MANGA IMPACT DI CALDWELL!!!
    STAVOLTA IL SUPERKICK FA VOLARE ROA OLTRE LA TRANSENNA!!!

    E poi il Cosplayer con uno scatto raggiunge il ring!!!
    Perché a differenza di molti altri nell'arena, si è accorto che il conteggio del referee era già in stadio molto avanzato... E non appena l'atleta dell'Oregon si rimette in piedi nel quadrato, arriva alla fine!!! Dave Edwards ha finito il suo conto e Kevin Caldwell è l'unico atleta nel quadrato!!! La vittoria è sua per Count Out!!!
    E alla fine è il sogno di Zavatra Roa a stopparsi al primo match dello show finale, mentre il referee al centro del ring solleva un braccio a Kevin Caldwell, prima che questi possa andare a festeggiare con i suoi tifosi greci su un paletto, indicando con un dito l'enorme logo dell'evento che si concluderà stasera! Riuscirà a prevalere negli altri due match che potrebbero attenderlo?!?
    Per ora, l'unico verdetto certo è l'eliminazione di Zavatra Roa, che ora si rialza tra le prime file, con il pubblico che in ogni caso lo applaude, per il match combattuto e per l'ottimo cammino in questo suo grandissimo 2 Worlds 1 Cup!

    KEVIN CALDWELL def. ZAVATRA ROA via COUNT OUT in 13'42"


    "BEN RITROVATA GREEEEECIAAAAAAAAAA!!!"

    C'è una tale impazienza in chi urla questa semplice frase, da anticipare addirittura la sua stessa theme song, che parte solo qualche istante dopo, la canzone è X Gon' Give It To Ya e a presentarsi nell'arena è Lemmy Crews, che decisamente su di giri percorre la rampa in slip da combattimento e canotta aderente, entrambi bianchi per l'occasione, salutando e abbracciando molti tra coloro che si sporgono dalle transenne, fino a raggiungere il quadrato.
    Una volta sul quadrato, Lemmy appoggia il microfono usato poco fa a terra e va immediatamente su due angoli opposti, scrutando i presenti mentre fa ballare i pettorali sotto la canotta e urla qualcosa gesticolando, quindi recupera il mic e torna al centro del quadrato, pronto a parlare.

    "Sembra ieri, ma siamo partiti dalla Grecia per girare l'America quasi 3 mesi fa con la WTF... And... DAMN! Mi siete mancati belli!"

    Facili applausi dal pubblico, poi Lemmy riparte.

    "E mentre 'non ci vedevamo', molte cose sono successe, sono stati incoronati nuovi campioni e campionesse... Pensate che persino io ci sono andato quasi vicino... Ma soprattutto, il qui presente, il Colosso d'Ebano Lemmy Crews si è qualificato per lo show finale del 2 Worlds 1 Cup!!!
    Riuscite a crederci?!? Ditemi... RIUSCITE A CREDERCI?!?!?
    Ho dovuto fare campagna elettorale, ho dovuto pregarvi di votarmi, qualcuno... Lo ammetto... Ho anche dovuto minacciarlo fisicamente per poter partecipare e dopo tutti questi mesi, eccomi qui: alla mia prima partecipazione, all'evento finale!
    DREAM F'N COMES TRUE!"

    Lemmy si ferma un attimo, quasi commosso per il momento insperato che sta vivendo, poi l'applauso e il calore del pubblico lo spingono a proseguire.

    "E ancora una volta, sono fortunato.
    Ho battuto David Barriage al Santuario a Larissa nella casa della WTF, poi ho vinto a Cleveland la mia città natale e infine mi sono qualificato allo show finale vincendo in Texas, lo stato della palestra dove sono stato allenato... E dopo tutte queste tappe, oggi siamo di nuovo qui a giocarci la vittoria del 2 Worlds 1 Cup in Grecia dove tutto è iniziato e dove sono passato da bodyguard a wrestler!
    Per me, praticamente, è sempre stato così finora... MA CHE FORTUNA GIOCARMELA ANCORA IN CASA GENTE!"

    Ora i gesti che faceva sui paletti sono più chiari, Lemmy punta un indice verso il mat e fuori dal microfono, dal labiale, possiamo leggere chiaramente un 'THIS IS MY HOUSE'

    "Ma veniamo a Pedro Da Reis, il rappresentante del Portogallo... Tu non mi piaci Pedro, proprio per niente. Sei spocchioso, sei scorretto, sei un imbroglione e sei sempre pronto a prendere la strada più corta per arrivare al traguardo, tutte cose che non tollero e che non posso sopportare!
    Pedro Da Reis del Portogallo, tu sei praticamente tutto quello che odio avere davanti in un ring... E ancora una volta la fortuna è dalla mia parte, perché non c'è rischio di non incontrarti, stasera sei il mio primo avversario e potrò sbattere subito fuori a calci in culo te e quel tuo sorriso da stronzetto dalle sfide finali di questo torneo!"

    Lemmy porta avanti prima una gamba, poi l'altra in due semi affondi, mettendo in risalto la muscolatora superiore della gamba, imponente e definita come il resto del corpo, colpendola con una mano e mettendo in risalto come nessuno dei muscoli presenti si muova minimamente anche se colpito.

    "Sei arrivato qui grazie alla scarsa voglia di competere dei tuoi rivali, non hai mai trovato nessuno sul tuo cammino pronto a dare la propria vita sul ring per il suo paese e per il suo popolo... Ma stasera ce l'hai, te lo garantisco e ti garantisco che scoprirai la differenza tra un lottatore partecipanti a un torneo e un guerriero che lotta per la sua terra!
    Non ci saranno scorciatoie stavolta, Pedro Da Reis, ci proverai, sì so che lo farai, ma a ogni strada alternativa che proverai a prendere, incapperai in tutto questo!"

    Stavolta la posa da culturista mette in mostra la schiena e, manco a dirlo, il lato B è definito come il lato A.

    "Io sarò ovunque e non ti darò un attimo di tregua Pedro il Portoghese, io ti farò a pezzi per il gusto di farlo e per la gloria dell'Ohio Da Reis della Legacy... Io sono il Pure Black Diamond e stasera capirai che non puoi spaccarmi, che non puoi scalfirmi e che non puoi fermarmi... TU NON PUOI BATTERMI PEDRO DA REIS DI OPORTO!!!"

    Nel gridare l'ultimo frase, Lemmy si strappa di dosso la canotta.

    "Quindi vieni pure qui e provaci, con i tuoi trucchi, con i tuoi stratagemmi, con le tue sceneggiate e le tue provocazioni... Ma come tutti sanno più sono grossi e più fanno rumore quando cadono..."

    Crews allarga le braccia e alla John Travolta in Pulp Fiction si guarda attorno perplesso.

    "Io non vedo nessuno di più grosso di me qui... E stasera sentirai il più gran frastuono della tua vita, quando ti schianterò con me a terra con la Black Power e ti sbatterò fuori dal torneo... E da casa mia!!!"

    Lemmy lascia cadere il microfono e si inginocchia a terra, baciando il ring, per poi parlare nel mic abbandonato poco lontano.

    "GOD BLESS GREECE!"

    E la linea torna alla regia.

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    AREA INTERVISTE

    Siamo a ridosso del secondo match della serata, e questa speciale serata "interfed" è allietata anche dalla presenza di Jessica Jane Clement, la meravigliosa intervistatrice della WTF.

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    JJC ovviamente non è sola; al suo fianco c'è uno dei prossimi protagonisti della serata, il rappresentante del Portogallo, Pedro Da Reis. Il portoghese, a torso nudo in quanto in attire da gara, sembra piuttosto compiaciuto dell'avere al suo fianco una bellezza come la Clement che però prova a tenere il doveroso distacco professionale.

    JJC: "Buonasera Pedro. Siamo in diretta mondiale in questo faraonico show che vede la collaborazione di CKW, DownUnder, MWF, WBFF e WTF, oltre alla collaborazione del TWP nonostante abbia chiuso di recente. Tu sei un... caso particolare: attualmente... ed oserei dire, da diverso tempo, non hai contratti con alcuna promotion ma figuri nel board della WTF. Che è la federazione dove lotta, stabilmente, il tuo prossimo avversario, Lemmy Crews. Ecco, volevo chiederti..."

    PDR: "Buonasera Jessica, sei splendida come sempre. Voglio fare io una domanda a te. Per caso, mentre arrivavo qui in arena, questo torneo si è trasformato dall'essere il TWO WORLDS ONE CUP al GAME OF THRONES patrocinato dalla buon'anima di Jimmy Barbaro?"

    JJC: "No, ma..."

    PDR: "Allora perchè mi parli di sigle, promotion, federazioni? Ero rimasto che qui, ognuno di noi, fosse il portabandiera della propria nazione, o stato, di provenienza. E' cambiato qualcosa?"

    La Clement sembra mettere un po' il broncio, e risponde seccata.

    JJC: "Non è cambiato nulla, Pedro... ma io volevo soltanto chiederti se affrontare quello che potrebbe essere visto come un tuo "dipendente", non ti metta in una posizione psicologica di vantaggio."

    Da Reis sorride, smargiasso.

    PDR: "Cioè, dovrei risponderti provando a ipotizzare se Lemmy potrà sentirsi, o meno, in una condizione di sudditanza psicologica, perchè ho un ruolo nel board della WTF? Beh, Jessy... aldilà del fatto che mi presento, si e no, a due riunioni all'anno ma poi... questa è una domanda che dovresti fare a lui, non a me. Se Lemmy si sentirà a disagio solo perchè potrei farlo licenziare... beh, vorrà dire che è persino più fesso di quanto non appare già. Ed io, ovviamente, non esiterei un secondo ad approfittare della situazione."

    La Clement adesso appare disgustata.

    JJC: "Una schiettezza che ti fa davvero... onore, Pedro."

    Lo Special One del Pro-Wrestling non pare cogliere l'ironia, e gonfia il petto.

    PDR: "Si fa quel che si può, bellezza."

    Jessica alza gli occhi al cielo, poi riprende.

    JJC: "Come ricordavi poco fa, questo è un torneo che contrappone stati e nazioni... se posso muoverti un punto, tu non sei mai sembrato particolarmente patriottico, mentre Crews ha fatto del senso di appartenenza al suo Ohio, una chiave di volta del suo torneo. Non temi che questo possa dargli una carica motivazionale più forte della tua?"

    Pedro sembra pensarci, poi con la massima serietà risponde.

    PDR: "Sai perchè, Lemmy Crews, STASERA può sfidarmi, rappresentando l'Ohio?"

    JJC: "Perchè è stato votato dal pubblico che l'ha selezionato come rappresent..."

    PDR: "No! Non intendevo questo, dannazione! Lemmy stasera può venire su quel ring, sventolando la bandiera dell'Ohio solo perchè i miei ANTENATI, secoli fa, hanno concesso ai SUOI, un "passaggio", dalle coste africane verso le Americhe. E' solo grazie all'opera di misericordia che la mia stirpe ha compiuto, anni ed anni fa, che Lemmy ha potuto nascere, crescere ed essere educato sotto il vessillo dello zio Sam... e non in Togo o in Mozambico. Quindi, tu mi chiedi se devo temere il suo senso d'appartenenza all'Ohio... beh, come posso temere qualcosa di così artefatto, che non avrebbe ragione di esistere se non fosse per il "lavoro" fatto da chi mi ha preceduto?"

    La Clement sembra incredula e per qualche secondo resta senza parole.

    JJC: "Pedro... perdonami se te lo chiedo ma... ti stai davvero vantando, in mondovisione, che i tuoi avi fossero... degli schiavisti?"

    Da Reis sbuffa.

    PDR: "Schiavisti... bah. Il solito buonismo radical-chic che prova a riscrivere la storia. Ad oggi, le definiremo ONG con uno spiccato senso imprenditoriale. Ma a voi della "stampa" piace usare paroloni eclatanti, eh?"

    JJC: "Io sono solo un'intervistatrice di uno show di wrestl..."

    PDR: "Si, si, certo. Questo non cambia però la sostanza: Lemmy Crews si vanta di rappresentare l'Ohio, ma non c'è una goccia di Ohio nel suo sangue!"

    JJC: "Credo che non ci sia una goccia di Ohio nel sangue di ness..."

    Ma Pedro ormai ha messo la quinta e non lascia parlare la bella Jessica Jane. Flette il bicipite in favore di camera.

    PDR: "Invece... guarda qui? Li vedi questi muscoli? In queste vene scorre puro sangue português. Secoli di storia e soprattutto la purezza di una razza ben preservata!"

    JJC: "Razza? Ma ti rendi conto di quello che d..."

    PDR: "Una razza, una progenie, una nazione che per SECOLI è stata quanto di più vicino possa esserci all'essere il RE di DUE MONDI. Il Portogallo ha unito le due sponde dell'Atlantico, e ancor prima; così come anche dopo, è stata la nazione che più di ogni altra ha fatto sentire la sua presenza nel continente africano. Da sempre, laddove ci sono stati due mondi, il Portogallo era lì per fare da ponte tra queste culture... e per regnare su entrambe!"

    JJC: "Un bel modo di vedere il colonialismo..."

    PDR: "Stasera, Pedro Da Reis rimetterà il Portogallo al centro del mondo, anche nel campo del pro-wrestling. E non sarà certo uno stupido ne**o a fermarmi!"

    Anche se siamo in diretta, un opportuno BIP censura, parzialmente, l'ultima frase di Da Reis, che lascia la zona interviste, lasciando una Jessica Jane Clement shockata.

    CAMERA FADES

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    La maschera dal sorriso perenne è adagiata sulla superficie lignea di una panca.
    Si sente il rumore di una porta che si apre e, in quel preciso istante, una mano raccoglie con celerità la maschera.
    L'inquadratura cambia e ci permette di intuire che ci troviamo all'interno della Locker Room dell'arena: Lester The Jester, con il volto nuovamente celato, si volta verso la telecamera. Poi rimane immobile.
    Dei passi lenti riecheggiano nell'ambiente; qualcuno si sta avvicinando al giullare.

    "E così ce l'hai fatta. A prescindere da come andranno le cose d'ora in poi, Lester The Jester è uno dei quattro semifinalisti del Torneo e può solo potenziare ulteriormente il suo score, e il suo status.
    Sai perchè sono qui?"

    L'inquadratura è ancora fissa su The Bard, il quale s'appresta a rispondere al suo interlocutore.

    Lester: "Posso solo supporre, si, che tal presenza
    sia tutto fuorchè una semplice coincidenza.
    Alla semifinale con fatica io son arrivato
    e con me l'MWF, ove dall'inizio ho militato."

    La telecamera ruota verso il personaggio che si è appena portato al cospetto di The Jongleur. Si tratta di...
    XION! Il Chairman della Masked Wrestling Federation in persona! Il neozelandese scioglie l'intreccio delle sue braccia conserte e va ad adagiarle sui fianchi.

    Xion: "La tua supposizione è vera, ma solo in parte. Non sono qui soltanto in qualità di figura dirigenziale, la mia presenza non è esclusivamente legata ad una questione di immagine, di prestigio della federazione di cui detengo le redini.
    Sono qui per parlarti come uomo, prima ancora che come wrestler, o come Chairman dell'MWF."

    The Bard annuisce debolmente. Xion riprende ad avanzare, passando affianco al wrestler australiano per poi superarlo e portarsi molto vicino alla panca che abbiamo visto in precedenza. Poi si ferma, rivolto di spalle rispetto a Lester.

    Xion: "Potrei lodare i tuoi virtuosismi poetici, la tua capacità di intrattenere la gente con le tue rime nate dall'improvvisazione. O magari provare ad accrescere ulteriormente la tua motivazione, in modo da caricarti a dovere per il match che stai per disputare. Perchè no, potrei asserire di aver visto poche volte degli Hi-Flyier come te destare forti preoccupazioni prima del match perfino ai wrestler fisicamente più prestanti. O magari, anche meglio, dirti che non ho mai visto atleti così giovani, all'inizio della propria carriera, sfondare ovunque e contro chiunque, trasformando in oro ogni cosa che le sue mani toccano.

    ...

    Ma non servirà. Perchè sono cose che già sai, anche meglio di me."

    Xion si volta e si siede sulla panca, inclinando poi il busto in avanti e poggiando gli avambracci a ridosso delle cosce. Lester, voltatosi nuovamente in direzione del Chairman WBFF, rimane silente ad ascoltare le parole del neozelandese.

    Xion: "Voglio parlarti, invece, di qualcosa che forse conosci meno. Quando siamo partiti con la prima puntata di MWF Faceless era tutto incerto. Era appena stato avviato un nuovo progetto che non sapevo dove avrebbe portato tutti quanti noi. La buona riuscita dipendeva da tanti fattori, prime fra tutte le idee nuove, e la capacità di portare sul ring qualcosa di veramente originale, qualcosa che non si fosse mai visto prima in altre promotion.
    E tu, Lester, sei riuscito a distinguerti fin da subito. Hai mostrato a noi, alla gente, delle abilità fuori dal comune, delle caratteristiche difficili se non impossibili da emulare. Hai iniziato a vincere e ad attirare l'interesse del pubblico, sei stato il primo MWF Oceanic Champion. Poi sei passato a rappresentare l'MWF nel circuito internazionale, arrivando addirittura all'EWW Championship, titolo che ancora oggi detieni. E tutto questo in pochissimo tempo.

    ...

    E oggi sei qui, a rappresentare noi, e la tua Australia, in questa fase finale del Two World One Cup Tournament. Oggi siamo qui, tutti noi, gli uni grazie agli altri."

    Breve pausa di silenzio da parte di Xion.

    Xion: "Tu sei stato determinante affinchè la MWF decollasse e acquisisse sempre più visibilità, così come l'MWF, che so bene quanto tu consideri casa tua, è stata importante perchè ha consegnato al mondo del pro-wrestling un talento raro destinato a compiere grandi imprese.
    Eppure non è semplicemente una questione di scambi reciproci, no. Fin dall'inizio tu e l'MWF siete stati legati da qualcosa che va ben oltre la scelta opportunistica, il tornaconto. Tu, Lester, sei riuscito a fondere il tuo spirito con quello della federazione che ti ha lanciato, divenendo con essa una cosa sola. Ci sono tanti altri atleti, generosi e di grande sacrificio, che sono riusciti a fare lo stesso.

    ...

    Ma tu sei riuscito a farlo sia dentro che fuori. Tu porti l'MWF fuori dall'MWF. Tu, oggi, sei tutti noi. Ed è per tale ragione, Lester, che oggi voglio congratularmi di persona con te per il lavoro svolto fino a questo momento e per le soddisfazioni che abbiamo ottenuto. E anche augurarti di conquistare la finale del Torneo e di raggiungere l'obiettivo della tua grande missione, quello che ti ha spinto a cimentarti in questa disciplina... Portare gli ultimi sul Trono, a ridere dei potenti caduti in ginocchio."

    Xion si alza dalla panca, avanza nuovamente verso Lester, poi... Allunga una mano in sua direzione, in cerca di una stretta.
    Il giullare indugia per qualche istante...

    Lester: "Il mi corpo l'è stanco, affaticato
    pé le battaglie ch'io ho affrontato.
    Ma mai abbastanza! Codesto giullare
    saprà sempre rialzarsi, e sì lottare
    fino allo stremo, all'ultima goccia
    di sangue e sudor, sulla capoccia.

    ...

    Questa notte, al centro de lo petto
    lì dove sta 'l core, terrò stretto
    uno stendardo che sì, per metà pone
    la mi Australia, e la mi federazione."

    E Lester finalmente STRINGE LA MANO A XION! Grande momento di wrestling, che arricchisce ulteriormente di significato la semifinale che The Bard è in procinto di disputare tra pochissimi minuti.

    Camera fades.

    TWO WORLDS ONE CUP 2018 – QUARTERFINALS/One on One Match – PEDRO DA REIS (Portogallo) vs LEMMY CREWS (Ohio)
    PARTY TO DAMASCUS!!!!!
    Pedro Da Reis, con fare tronfio, raggiunge il ring mentre il pubblico di Atene lo ricopre di insulti! Sicuramente, il promo andato in onda pochi minuti or sono non ha incrementato la benevolenza del pubblico nei suoi confronti, ma con ogni probabilità al rappresentante del Portogallo il pensiero altrui interessa davvero poco. Non mostra, infatti, alcun segno di fastidio ed anzi sorride, sicuro dei suoi mezzi, mentre raggiunge il quadrato.

    X GON GIVE IT TO YA!!!!!

    Accolto invece dagli applausi della folla, che ha già chiaramente scelto per chi tifare, ecco una delle più grandi sorprese di questi quarti di finale! Lemmy Crews mostra con orgoglio i suoi muscoli alla folla, che quest’oggi più che mai sembra essere dalla sua parte. Sembra addirittura sorpreso dalla reazione dei fan, così accesa, ma non deve stupire dato quello a cui abbiamo assistito poc’anzi! Crews raggiunge Da Reis sul ring, i due contendenti agli ordini di Tony Parker, referee WBFF, attendono che venga dato il via alla contesa!
    DING DING

    La campana dà il via alle ostilità, con Da Reis e Crews che si studiano a centro ring per qualche istante senza affondare i colpi! Tuttavia, l’attendismo non è di casa Crews ed è il wrestler americano il primo ad attaccare Pedro con una CLOTHESLINE, la quale tuttavia viene evitata con maestria dal rappresentante del Portogallo.
    Crews si volta verso Da Reis, sorpreso dalla rapidità del rivale, che lo colpisce con un calcione all’addome e lo mette a tacere con una SINGLE ARM DDT, alla quale fa seguito il primo tentativo di schienamento!

    1…

    Crews riesce subito ad alzare la spalla, ci vuole ben altro per eliminarlo.
    Da Reis, tuttavia, noncurante del kickout, comincia a colpire con una serie di FOOT STOMP a terra il rivale, mostrando una tecnica di combattimento atta ad indebolire le difese dell’avversario!
    Da Reis poi rialza per il braccio dolorante l’avversario e mette a segno un SUPLEX!
    E POI METTE A SEGNO UN SECONDO SUPLEX, IMMEDIATO!
    E TENTA DI METTERE A SEGNO ANCHE UN TERZO SUPLEX…ma questa volta, Crews, si ribella colpendo con una gomitata al volto Pedro, che molla la presa e si volta quel tanto che basta per consentire a Lemmy di arrivare con una violenta gomitata alla nuca del portoghese, che in questo frangente pare aver accusato il colpo, piegandosi in avanti e portandosi le mani alla testa per lenire il dolore…ma è solo una mera illusione, Crews schianta al tappeto l’avversario con una EXPLOSION! Spinebuster che fa tremare i muri del palazzetto, e Crews non vuole finirla qui…rialza l’avversario, e senza apparente difficoltà, nonostante Da Reis non sia propriamente un fuscello, se lo porta sopra la testa e lo schianta nuovamente al tappeto con una PUMP IT BITCH (Military Press Slam)! E questa volta, si, prova lo schienamento!

    1…
    2…

    Da Reis è vivo e vegeto e alza la spalla! Crews non sembra soddisfatto del kick out del rivale e lo rialza in piedi, scaraventandolo all’angolo con una violentissima IRISH WHIP!
    E si fionda poi contro di lui con una SHOULDER BLOCK all’angolo…che va tutta a suo svantaggio, in quanto Da Reis si sposta alla sua sinistra e Crews impatta con violenza contro il paletto!
    Da Reis ne approfitta, si dà slancio alle corde mentre Crews barcolla pericolosamente a centro ring, ed in corsa mette a segno una TORNADO DDT eccellente!
    Così come rapidissimo è il suo tentativo di portarsi a casa il match, schienando Lemmy!

    1…
    2…

    Crews non molla ed alza la spalla!
    Da Reis, tuttavia, senza eccellere in spettacolarità decide nuovamente di agire sul braccio di Crews colpendolo con una serie di FOOT STOMP, prima a quello sinistro e poi a quello destro, in maniera quasi ‘ritmata’, cercando di guadagnare quanto più vantaggio possibile da questa situazione e mettendo fuori gioco, per quanto possibile, le braccia del rivale che sono le sue ‘armi’ più pericolose! Crews subisce decisamente i colpi di Pedro, che sembra tentato dal chiudere in breve la contesa, e rialza Lemmy…IL QUALE REAGISCE LETTERALMENTE CON UNA TESTATA A PEDRO, che barcolla e perde anche leggermente sangue dal naso! Non si aspettava questa reazione da parte di Crews…che prende una breve rincorsa mentre Da Reis è ancora dolorante e…



    FAILURE BLOCK! UNA SHOULDER BLOCK TALMENTE POTENTE DA DARE L’IMPRESSIONE DI SPEZZARE IN DUE DA REIS, CHE CROLLA AL TAPPETO! E Crews, ovviamente, copre il rivale!

    1…
    2…

    Era solo un’impressione, Da Reis alza la spalla e Crews si dispera! Ma non demorde, rialza il rivale e prova una IRISH WHIP, tuttavia la potenza nelle braccia di Crews non è quella dell’inizio del match dopo i colpi ricevuti dal rivale, che ribalta l’IRISH WHIP ed è Lemmy a finire contro l’angolo.
    Pedro colpisce con un calcione in corsa all’angolo Crews, il quale finisce al tappeto…e dopo un breve slancio alle corde, LIONSAULT di Da Reis che mostra ancora una volta una discreta agilità!
    Crews, ancora a terra…ma questa volta, Pedro non prova lo schienamento, e indovinate un po’…altri colpi alle braccia di Lemmy, ormai una costante di questo match!
    La telecamera zooma sul volto di Crews, palesemente dolorante, mentre Da Reis continua nella sua azione, e poi rialza Crews…il quale prova una gomitata, evitata da Da Reis che prova una INSIDE CRADLE!!!!!!

    1…
    2…

    Crews si rialza, ma che rischio!
    Da Reis non attende neanche un secondo, DDT improvvisa su Crews...NO!
    Non riesce la manovra di Pedro, che viene spintonato via da Crews, il quale colpisce Da Reis con un pugno al volto...

    ...MA PEDRO REAGISCE A SUA VOLTA CON UN ULTERIORE PUGNO!
    ED ECCO UNO SCAMBIO DI COLPI MOLTO STIFF, CHE PER LORO NATURA DOVREBBE FAVORIRE CREWS!
    PUGNO DI DA REIS!
    PUGNO DI CREWS!
    PUGNO DI DA REIS!
    PUGNO DI CREWS!
    PUGNO DI CREWS!
    GOMITATA DI CREWS!
    Il rappresentante dell'Ohio è una furia, ma dopo una seconda gomitata...ha un momento di 'rilassamento', dovuto al dolore alle braccia, una smorfia fa capolino sul suo volto...e Da Reis è scaltrissimo a colpirlo con un calcione allo stomaco!
    E SINGLE ARM DDT CHE VA A SEGNO!
    Crews a terra, Da Reis gli da giusto giusto il tempo di mettersi a carponi... e brevissima rincorsa per lui, il match potrebbe essere alle sue battute conclusive…



    BUYOUT CLAUSE!!!!!!
    PUNT KICK DI DA REIS!!!!!!!



    MA CREWS E’ RAPIDISSIMO, ED ALL’ULTIMO ISTANTE SI SPOSTA, MANDANDO A VUOTO IL RIVALE…ED ANZI ORA E’ CREWS A PROVA UN ROLL-UP SU DA REIS, STORDITO DALLA MANCATA MANOVRA FINALE!!!!

    1…
    2…

    ……QUASI CONTO DI TRE! Ma Da Reis alza la spalla! Cody Parker, l’arbitro della contesa, fa inequivocabilmente cenno che è un conto di due, ma una spallata di Crews rimanda nuovamente Da Reis in ginocchio a terra, seppur non a terra del tutto.
    Crews fiuta l’””odore del sangue””, ed è pronto a chiudere il match…

    …rialza Da Reis…lo abbranca per la gola…è pronto a connettere la sua BLACK POWER!
    DOUBLE HANDED CHOKESLAM!!!!!

    …NON FOSSE CHE LA FORZA NELLE BRACCIA NON E’ PIU’ QUELLA DI PRIMA, RIESCE SI AD ALZARE PEDRO, MA ESTREMAMENTE A FATICA…E QUESTI, CON DELLE SECCHE GOMITATE AL VOLTO DI CREWS, FA MOLLARE LA PRESA A LEMMY…che, a sorpresa ma neanche troppo, non riesce a portare a termine il suo schienamento…SINGLE ARM DDT, AGAIN, DI PEDRO DA REIS!
    Con Lemmy che impatta a terra, ma tenta di rialzarsi con la forza delle braccia rimastagli praticamente subito, per tentare una nuova offensiva…



    …..CHE NON ARRIVA, PERCHE’ DA REIS E’ LESTISSIMO E SCALTRISSIMO E MENTRE E’ ANCORA IN GINOCCHIO, BUYOUT CLAUSE! E questa volta il PUNT KICK è DEFINITIVO, DECISIVO, INSINDACABILE! Non ci pensa un secondo Da Reis, Parker conta subito lo schienamento!

    1…
    2…

    3!!!!!!!

    Che è quello definitivo! Pedro Da Reis si alza di scatto, in preda all’adrenalina, ed esulta! Esulta mentre il pubblico lo fischia in maniera sonora, sicuramente non sono piaciute le parole di Pedro prima del match al pubblico di Atene, ma questo non cambia nulla!
    E’ il Portogallo a passare il turno!
    E’ il Portogallo a raggiungere le semifinali del Two Worlds One Cup!
    L’Ohio, nella figura di Lemmy Crews, ci saluta, seppur a testa altissima: in pochi pensavano che l’amico di Tyson Hardaway sarebbe riuscito ad andare così avanti nel torneo, ma è arrivato sin qui meritatamente. Da Reis, tuttavia, quest’oggi si è dimostrato più scaltro se non più forte, e meritatamente passa il turno.

    PEDRO DA REIS def. LEMMY CREWS via PIN in 13’59”


    Sul titantron dell'arena parte una video-clip; le luci dell'impianto generale vengono abbassate progressivamente, in modo che l'attenzione degli spettatori risulti calamitata totalmente verso lo schermo.

    Una schermata nera iniziale lascia spazio, in brevi istanti, ad una maschera della Commedia d'Arte, sorridente. La maschera di un giullare di Corte, distinguibile grazie alla presenza di una fiammella che arde in cima ad un'esile candela.
    Poi una voce fuori campo riecheggia, chiara e nitida, mentre la fioca luce continua a riflettersi ad intermittenza sulle decorazioni dorate della maschera.

    "Non so ben dire s'è per caso, o per lo fato
    ch'io sia giunto alla fine d'esto campionato
    proprio in lotta con Darkhaos, uomo temerario
    ma ch'è de lo giullar l'opposto, lo contrario.

    ...

    Le sfide disputate sono state sì numerose
    ho aperto 'l varco, tra le spore velenose
    de l'incertezza, lo dubbio, nerissimi semi
    come lo mar quando la barca l'è senza remi
    affinchè arrivassi qui, più forte di prima
    a pugnar pé la gloria e narrar co' la rima
    d'un uomo che raggiunse, si, 'l suo scopo...
    l'elefante fuggir, al sol veder lo topo."

    Stacco, altra schermata buia per una manciata di secondi. Qualche istante più tardi un lampo squarcia un cielo notturno. La luce, intensa e di breve durata, ad intervalli irregolari, ci permette di intravedere una linea d'orizzonte che divide l'oceano dal cielo.

    "Mai così, prima d'oggi, sono stato motivato
    al punto d'esser in trepidazione, emozionato
    nel saper che finalmente io avrò l'occasione
    non solo d'avanzar lo turno, de lo tabellone
    ma soprattutto d'affrontar quest'avversario
    che par esser mosso d'allineamento planetario
    sulla strada del giullar, che per suoi ideali
    l'è l'antitesi totale, d'opposizioni radicali.

    ...

    Esto atleta, si, crede di esser superiore
    per principio, al cospetto d'ogni lottatore.
    Un wrestler che se si presenta l'occasione
    non disdegna trasgredir, assai grave azione
    di chi, come lui, de le grandi arti marziali
    conosce li principi sporcandoli come rinali.
    Ma c'è di più, poiché costui, lo mi rivale
    disprezza l'acrobazia, ad un livello tale
    da ritenerla ridicola, si, e inconcludente
    e chi la pratica con speranze pari al niente."

    Altro stacco, ennesima schermata buia. Ancora un altro lampo.
    Poi la fonte di luce cambia: torna ad essere nuovamente quella di una fiammella accesa, di una candela che questa volta è retta dalle mani di un uomo.
    Lui, Lester, il Giullare. Il Bardo dalla maschera sempre sorridente, ma con uno sguardo quasi glaciale; binomio simbolo di denuncia, di una lotta alla corruzione della società.
    The Jongleur avanza verso la telecamera, lentamente.

    "Amico mio, non temer, oggi giungerai alla comprensione
    di ciò che, ahimè, ad oggi sfugge a la tua immaginazione
    A farne spese sarà 'l tuo corpo e si, anche la tua mente
    poichè quando Lester avrà finito, le tue speranze spente
    corroderanno lo spirito tuo, e con la coda tra le gambe
    tornerai a casa tua, e tutte quell'idee sì tanto strambe
    ti si ritorceranno contro, rendendoti ancor più buffone
    de l'uom che l'è per mestier, che t'ha 'nferto punizione!

    ...

    Ricorda le mie parole, si, tienile bene a mente
    così come la mi maschera, e lo mi sguardo ardente
    Un giorno lo giullar, salito sul grande aureo trono
    al vertice del wrestling, sovrano giusto e buono
    sarà l'esempio di quanto tu, DK, ti sia sbagliato...
    Giacchè velocità della luce MAI, niun, ha superato."

    E così dopo quest'ultima frase vediamo Lester soffiare sulla fiamma, che si estingue facendo tornare la schermata completamente nera. Ultimo riferimento alla luce, che si è fatta protagonista di questo suo messaggio a Darkhaos dall'inizio alla fine della clip, tramite immagini simboliche soggette all'interpretazione degli spettatori. Riusciranno la velocità pura, il volo, la tecnica acrobatica, a condurre Lester dritto verso la semifinale del Two Worlds One Cup Tournament 2018? Per lui è una battaglia fondata sull'orgoglio e sul principio, sull'ideologia, ancor prima che sulla voglia di arrivare in alto.

    Camera fades.

    divisorio2w1c
    Il rombo di una moto.
    Le prime note di Nageki No Endless e il boato del pubblico.
    DK fa il ingresso in questa arena ateniese, presentandosi sullo stage in moto. Guarda il pubblico e porta la mano sinistra all'orecchio facendo segno al pubblico di alzare il volume, di farsi sentire, o solo all'arrivo della giusta ovazione finalmente percorre la rampa, sempre rimanendo in sella.
    Fa un giro completo intorno al quadrato e poi lascia la moto vicino ai gradoni. Sale sul ring con eleganza e rapidità, occupandolo come se fosse la cosa più naturale al mondo.
    Si passa la mano tra i capelli, tirando indietro la testa e prendendo posto esattamente al centro del quadrato. L'atleta di Saint Thomas si fa portare un microfono da uno degli addetti a cui poi intima di lasciare in fretta il ring.
    DK guarda alla sua destra, poi a sinistra.
    Fissa lo sguardo davanti a sé e lentamente porta il microfono alla bocca.

    DK: "ATENE!"

    Un altro boato, la risposta del pubblico a DK. Ma il drago incrocia le braccia e corruga la fronte.

    DK: "Non sono sicuro di aver sentito. Avete DarKhaos qui, di fronte a voi. Sicuramente potete fare di meglio."

    E il pubblico non se lo fa ripetere, tributando al drago un'ovazione da far impallidire quella di prima.

    DK: "Meglio.
    Ora, secondo copione potrei insultare voi e questa città per suscitare una reazione o dirvi quant'è bella e che bel pubblico che siete. Giochetti del mestiere, frasi senza significato che si ripetono di città in città. No, la banalità la lascio ai miei colleghi.
    Io sono DarKhaos. E sono qui di fronte a voi.
    Per cui ho solo una cosa da dirvi:
    Parakalò."

    E il pubblico asseconda il gioco urlando "Efharistò".
    "Prego" e "Grazie". Tipico DK. Dk che riprende il discorso

    DK: "Ma questa sera non sono qui per me, non per l'ennesima coccarda, non per aggiungere un'altra voce nel mio palmares. Sono qui per concludere un percorso iniziato questo Gennaio, sono qui non solo in quanto DK, ma in quanto rappresentante delle Isole Vergini.
    Indonesia! Florida! Pennsylvania!
    E adesso...adesso è il turno dell'Australia di lasciare il torneo.
    Ma no, non è presunzione la mia. Solo un folle sottovaluterebbe un avversario giunto qui con tre vittorie all'attivo. Per arrivare a questa fase bisogna essere discretamente abili o estremamente fortunati: in entrambi i casi, qualcosa di cui tenere conto."

    DK si sposta dal centro del ring al corner più vicino allo stage, in modo da non dare le spalle al pubblico (o almeno darne a meno spettatori possibile) e tira indietro la testa, passandosi la mano tra i capelli.

    DK: "Gli ultimi otto di un torneo con 64 partecipanti. Pensavo fosse lecito aspettarsi qualcosa di emozionante. Pensavo fosse naturale che, arrivati qui, avrei trovato davanti a me degni avversari.
    Invece ho trovato Lester. Non sapendo chi fosse costui, ho voluto curiosare. Come conoscere un uomo?
    Si guarda a ciò che ha fatto...e a quello che non ha fatto, che è molto, molto più interessante."

    Si porta la mano davanti agli occhi e si massaggia le tempie. Fa qualche passo, tornando al centro del ring, prima di girarsi di scatto.

    DK: "Lester. Il rappresentante dell'Australia e, così mi dicono, campione in carica EWW.
    Se non mi fosse stato detto, dubito che avrei realizzato di aver davanti un campione, sopratutto un campione EWW.
    Ah, che distrattone che sono. Come si può ignorare un campione con un numero così impressionante di difese?
    Quante erano, di preciso?"

    incrocia le braccia sul petto e si gratta la barba, guardando al contempo verso l'alto, come se cercasse di ricordare. Poi, lentamente, alza il pugno sinistro davanti al volto e allenta le dita, poco per volta, finché non disegna uno zero.

    DK: "Zero.
    Dal 23 marzo, nessuna difesa: dev'essere una sorta di record.
    Credo sia chiaro che il fatto che costui osi definirsi campione indica una assoluta e totale mancanza di qualsivoglia simulacro di vergogna, per cui sarò io, il suo avversario, a sentirmi imbarazzato per dover aver a che fare con cotanta pochezza.
    Imbarazzo che può solo accrescere, visto e considerato che Lester ha avuto ben tre occasioni per difendere la cintura nel circuito, una per ogni match del torneo che ha disputato. E un'occasione per perderla, questa sera, contro il rappresentante delle Isole Vergini, per un totale di quattro occasioni mancate.
    Imbarazzo che si tramuta in disgusto all'idea che costui ha trasformato una cintura che poteva essere simbolo di questo mondo tanto quanto questo torneo in un relitto.
    Intrinsecamente, ogni titolo da campione non è altro che latta dorata su similpelle: è l'uomo a dare o togliere prestigio alla cintura. E un uomo che rifiuta di difenderla ma che osa farsi chiamare campione..."

    Dk muova la mano davanti al volto, come per allontanare un odore fastidioso o scacciare via un pensiero, emettendo un mugugno carico di disgusto.

    DK: "Ed ecco il mio giudizio finale su Lester: è un pigro, un vigliacco, o una combinazione di queste due cose.
    Sicuramente, non un campione.
    Chi gioca sul sicuro, chi non si mette alla prova, chi non corre rischi non può definirsi tale: è condannato a rimanere bloccato, incapace di evolversi, di crescere."

    DK riprende a camminare

    DK: "Oggi Lester scoprirà che la pigrizia ha un prezzo. Che abilità senza dedizione e fortuna senza fatica non possono portarti in alto. Scoprirà che è facile dirsi grande quando i grandi ti danno le spalle, nella sicurezza del proprio piccolo mondo. Ma che quando il gigante decide di abbassare lo sguardo, la situazione cambia radicalmente.
    Che sia per esperienza o tecnica o gioco sporco, sovrasto Lester come un titano; è un fatto. E trucchetti a banali rime baciate non m'impressionano.
    Vi chiedo perdono, Australiani, perché pongo fine al vostro percorso in questo torneo. Ma non temete, mi assumo la responsabilità di portare anche voi con me, sul podio finale, insieme a Indonesia, Pennsylvania e Florida: una responsabilità troppo grande per il vostro rappresentante.

    DK si ferma. Si volta verso lo stage, un'ultima volta, lo sguardo fisso e glaciale

    DK: "Sei ancora giovane, Lester. Prendi questa come una lezione. Una lezione di vita, di wrestling...e, molto probabilmente, anche una lezione sul sistema sanitario greco."

    Alza la mano, punta in alto, sopra lo stage

    DK: "C'è posto per una sola bandiera lì sopra.

    La bandiera delle Isole Vergini."

    DK lascia cadere il microfono. Scende dal quadrato e si rimette in moto, raggiungendo rapidamente lo stage.
    Ma si ferma sullo stage, subito prima di entrare.
    Punta il dito in alto,sopra di sé.


    Dove questa sera sventolerà la bandiera delle Isole Vergini Statunitensi.

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    EARLY, THIS NIGHT

    Le immagini ci riportano a prima che lo show cominciasse, visto che sembrano riguardare l'arrivo, nella zona comune del backstage, di uno degli 8 finalisti, Jack Gallego. E' palese che sia prima del match disputato contro Hardaway, visto che l'argentino non è ancora in tenuta da gara, ed ha con sè un borsone nero dell'Adidas. El Zurdo è in cammino per i corridoi, presumibilmente diretto verso lo spogliatoio quando una voce sopraggiunge a fermarlo.

    ???: Signor Jack Gallego, mi concederebbe un autografo?

    Gallego si volta e... resta a bocca aperta per lo stupore. Quindi sorride.

    JG: "Che mi venga un colpo..."

    L'argentino avanza verso la voce... che scopriamo appartenere ad un inconfondibile (almeno qui in Grecia) giapponese dai capelli rosso fuoco. Il suo nome è Hiroshi Yagami, ex-lottatore della WTF, stella della JLW e promoter della IUW, una piccola indy olandese che fa dell'ultraviolence il suo marchio di fabbrica.

    JG: "Hiroshi Yagami di ritorno in Grecia... questa si che è una bella notizia."

    I due si stringono la mano. Nonostante non ci sia un rapporto molto stretto, Yagami e Gallego si conoscono perchè il primo lottava in WTF quando l'argentino faceva, a Larissa, il suo apprendistato. Non sorprende quindi il tono colloquiale della conversazione.

    JG: "Che ci fai qui?"

    HY: Diciamo pure che il mio amore per il wrestling ha fatto in modo che non potessi perdermi uno spettacolo del genere, non capita tutti i giorni di vedere un torneo di proporzioni simili.


    El Zurdo fa un cenno d'assenso.

    JG: "Capisco... uhm... beh, diciamo che uno show come questo non dovrebbe passare inosservato, per qualsiasi promoter che si rispetti. A prescindere da tutto, mi fa piacere vederti. Avrei sperato che fosse in pianta stabile, in fin dei conti a Larissa c'è una nuova cintura, esattamente per la... tua categoria."

    Il nipponico sorride, abbassando lo sguardo per osservare il proprio fisico. L’Otaku Senpai sa perfettamente di essere un lottatore estremamente leggero, perfetto per la categoria Light-Heavyweight a cui accennava Gallego.

    HY: Per la prima volta il mio peso potrebbe aprirmi una porta invece che chiudermela, ma ho seguito molto la WTF e devo dire che la concorrenza… è spietata.
    Sappiamo entrambi che l’attuale campione di quella categoria è Tyson Hardaway, lo conosciamo bene Jack, la sua fama lo precede…

    Gallego sorride, un po' beffardo.

    JG: "A tal merito, sappi che stasera insegnerò, a chiunque non ci sia ancora riuscito, come battere Hardaway. Sarà il mio primo match della serata... e credimi, non sarà l'ultimo."

    HY: Sono sicuro che avrai molto da fare durante questa serata Jack, quindi arriverò al punto il prima possibile.

    Gallego aggrotta la fronte.

    JG: "Cosa intendi?"

    HY: Non sono qui solo per amore di questo sport, o forse sono qui proprio per quello… beh, in tutti i casi, il nostro non è stato un incontro casuale, ammetto che stavo cercando proprio te.

    Le parole del giapponese sembrano enigmatiche, ma prima che El Zurdo possa domandargli il motivo per il quale lo cercasse, Yagami si spiega.

    HY: So che il Total War Project ha chiuso i battenti e mi è arrivata notizia della risoluzione del tuo contratto con la WTF, dunque…

    Gallego quasi lo interrompe.

    JG: "Si beh... non fraintendermi amico, non ho nulla contro di loro. Gli devo molto. Ma per loro, ovviamente è complicato assorbire i vari "trainee" che si erano messi in luce nel Total War Project... e, detto francamente, il ruolo che mi avevano offerto, non era di mio interesse. Sia chiaro, non chiedo la luna ma... penso di aver dimostrato il mio valore, sia nel TWP che in questo torneo... e vorrei avere l'opportunità di mettermi alla prova e lottare per nuovi traguardi, senza finire di nuovo in un limbo... insomma Hiroshi, non sono più un ragazzino e non posso permettermi di fare la ruggine."

    L’Otaku annuisce, apparendo fermamente convinto di quanto detto dalla controparte argentina.

    HY: Non posso certo darti torto Jack, anzi, ho pensato anch’io che per te, soprattutto dopo quanto hai fatto e quanto ancora di sicuro farai, quel ruolo fosse stretto.
    Infatti, sono qui per proporti una nuova possibilità. Voglio infatti proporti un contratto con la Insanity Ultraviolence Wrestling…

    Gallego sembra sorpreso.

    JG: "Dici sul serio?"

    HY: Mai stato più serio in vita mia, te l’assicuro.
    Sia chiaro, non voglio offrirti un “posto di prestigio”, avrai un contratto e le stesse possibilità che hanno gli attuali lottatori del roster… sai Jack, ci tenevo molto a venire qui per proporti questa collaborazione, perché in un certo senso, in te rivendo un po’ di me stesso…
    Entrambi siamo partiti dal basso, ma non ci siamo mai persi d’animo, anzi, abbiamo lottato e anche se ci è voluto del tempo, alla fine abbiamo ottenuto qualcosa, siamo finalmente arrivati da qualche parte, anche se, certo, io non ho mai fatto nulla tanto in grande.

    Hiroshi allarga le braccia indicando l’arena circostante, ma è ovvio che si riferisca al posto ottenuto dall’argentino nel prestigioso torneo.

    HY: Comunque sia Jack, vorrei una tua risposta subito, perché vedo in te gli occhi della tigre e… potrei non permettermi il salario del nuovo Re dei due Mondi.

    Gallego ridacchia... poi porge la mano a Yagami.

    JG: "Eheheh... sai, ci potrei pensare. Ma comunque... diamine, chiedendomelo ora, stai facendo anche tu un... atto di fede, che non posso non apprezzare."

    L’owner della federazione olandese stringe con vigore la mano di Gallego.

    HY: Posso credere che questa stretta di mano sia il tuo modo per dire “sì?”

    JG: "Certo che è un SI. Considerami arruolato per la tua Federazione, Hiroshi. Sappi che non ti chiedo nessun favore anzi, so che dovrò adattarmi visto che lo stile della IUW... è decisamente "hardcore" rispetto a quanto sono abituato. Ma vorrà dire che sarà un motivo in più per provare a vincere il TWO WORLDS ONE CUP..."

    Yagami rimane per qualche istante in silenzio, sembra pensieroso e sembra anche che nel suo sguardo ci sia più che un pizzico di curiosità.

    HY: Perché Jack? In che senso sarà un “motivo in più?”

    JG: "Perchè userò scettro e corona per fare il culo ai miei futuri colleghi..."

    L’Otaku Senpai scoppia a ridere, tanto da far sorridere anche Jack di rimando.

    HY: Se questo è lo spirito non c’è nemmeno bisogno che ti faccia gli auguri ma, non hanno mai fatto male a nessuno quindi, ti auguro di salire sul trono questa sera… futuro Re.

    JG: "A presto... boss."

    CAMERA FADES

    TWO WORLDS ONE CUP 2018 – QUARTERFINALS/One on One Match – DK (Isole Vergini) vs LESTER (Australia)
    NAGEKI NO ENDLESS!!!
    Direttamente dalle Isole Vergini, ma con gli interi Stati Uniti continentali a supportarl –almeno per questo match - , DK, meritatamente giunto ai quarti di finale, fa il suo ingresso sul ring. Sembra decisamente sicuro di se, ed attende colui che sta per affrontare ora...

    THE JESTER'S DANCE!!!
    Il wrestler proveniente dall'Australia, il campione EWW, il giullare Jester! E' stato provocato dal suo rivale per non aver mai difeso il titolo fino ad ora, lui ha risposto 'per le rime' (in tutti i sensi)...chi dei due dovrà tapparsi la bocca alla fine di questa contesa?
    DING DING

    La campana dà il via alle ostilità, ed il referee Derek Williams della WBFF fa cenno ai due contendenti di iniziare il match. Sin da queste prime battute vediamo che DK cerca di indebolire l'avversario colpendolo con una serie di gomitate e colpi con i palmi delle mani che fanno indietreggiare il giullare Lester, subito in difficoltà a causa di questa offensiva da parte del wrestler delle Isole Vergini.
    ELEGANT SUPLEX da parte di DK, una proiezione perfettamente riuscita, e da qui il passo per lo schienamento è davvero breve!

    1...
    2...

    Esce ovviamente Lester dal conteggio, DK rialza Lester, che reagisce tuttavia alle manovre del rivale con una PUMPHANDLE GUTBUSTER TO THE KNEE!
    Impatto violento, DK finisce al tappeto, e Lester da fermo mette a segno una STANDING MOONSAULT!
    Ma è abilissimo DK ad alzare le ginocchia ed a far impattare il wrestler australiano su di esse, con Lester che si contorce a terra per il dolore.
    DK si rialza, e alza per un braccio Lester, scaraventandolo con violenza contro un TURNBUCKLE e dandogli appena il tempo di girarsi per impattare con la schiena sull'angolo piuttosto che con il corpo, colpisce con una CLOTHESLINE!
    Ma non lascia neanche che Lester si possa accasciare a terra, DK continua il suo assalto con la sua ART OF WAR, una serie di colpi molto stiff e molto violenti che si conclude con un colpo al mento che, questa volta si, manda Lester al tappeto!
    Per ora DK è in netto controllo del match e chiude il suo rivale, in visibile difficoltà!

    1...
    2...

    RIBALTA IN UNA INSIDE CRADLE LESTER, IMPROVVISA!

    1...
    2...

    QUASI!
    PER UN PELO, LESTER STAVA PER VINCERE IL MATCH IN MANIERA DEL TUTTO RAPINOSA!
    DK non sembra prenderla bene, e colpisce ancora con una serie di pugni Lester, ma l'ultimo di questi colpi viene bloccato dal giullare, che con un calcione al braccio finalmente mostra una reazione tangibile a questo inizio tutto a favore del rivale!
    Si dà slancio con le corde...CORKSCREW NECKBREAKER!
    Ora Lester sembra essere entrato ufficialmente nel match, seppur con qualche minuto di ritardo rispetto a DK, e questa volta la STANDING MOONSAULT va a segno!
    E con essa lo schienamento!

    1...
    2...

    Kick Out di DK!
    E ALTRA STANDING MOONSAULT DI LESTER!
    CON UN SECONDO SCHIENAMENTO!

    1...
    2...

    E sempre kick out di DK!
    Foot stomp di Lester al volto di DK, in una fase che vede ora il wrestler australiano prendere in mano le redini della contesa. Ora DK è in balia del comeback di Lester, che sale sulla terza corda...mentre DK si rialza...HURRACANRANA AL VOLO DI LESTER...

    ....CON DK CHE TUTTAVIA LO BLOCCA DALLE GAMBE E LO SCHIACCIA CON VIOLENZA SUL MAT!
    Non possiamo parlare di una vera e propria manovra di wrestling, ma sicuramente Lester ha sentito l'impatto!
    Il campione EWW si rialza a fatica, con DK che continua con il suo stile atto esclusivamente a fare male senza dare troppo spettacolo...una serie di sette colpi molto stiff, a sette parti del corpo differenti (questa manovra prende il nome di OBLIVION) e Lester va nuovamente a terra!
    DK COPRE!
    IS IT OVER????

    1...
    2...

    NO!!!!! Non è finita, Lester alza la spalla mostrando tenacia! DK tuttavia dall'inizio del match, salvo qualche passaggio a vuoto, sembra controllare, ma forse è quello che Lester vuol far credere al rivale...CLINCH SUPLEX DI DK, ma Lester fa leva su una gamba, e per la seconda volta tenta una INSIDE CRADLE per fregare il rivale, stavolta davvero sorpreso dalla rapidità di esecuzione dell'australiano!

    1...
    2...

    3??????????????
    SEMBRA QUASI UN CONTO DI TRE!!!!!!
    Derek Williams fa cenno che è un due, ma tutti quanti sono davvero dubbiosi!
    Lester comincia ad agitarsi e DK si riprende colpendo con violenza, nuovamente, Lester mandandolo all'angolo! Brusio di sottofondo, mentre vengono mandate via titantron le immagini di questo quasi conto di tre...e vediamo come DK sia uscito effettivamente una frazione di secondo prima che Williams battesse per la terza volta la mano a terra!
    E' stato un momento incredibile, Lester viene lanciato alle corde da DK con violenza, ma di ritorno riesce a saltare alla testa di DK e con una HURRACANRANA manda il wrestler delle Isole Vergini a sbattere contro il paletto!
    Lester attende che DK si rialzi...e si appoggia all'angolo, attendendo che DK si avvicini a lui...DROPKICK NEANCHE TROPPO CONVINTO DI LESTER...

    ...che poi salta dietro le corde mentre DK barcolla in maniera poco elegante...

    ......KINGSLAYER!!!!!!!!!
    SPRINGBOARD CORKSCREW RONDHOUSE KICK!!!!!!
    LA MANOVRA FINALE DI LESTER!!!!!!!!!!

    ..........



    EVITATA DA DK, CHE SI SPOSTA ALL'ULTIMO NONOSTANTE FOSSE IN DIFFICOLTA'!
    Lester finisce a terra, l'effetto sorpresa non ha avuto le conseguenze desiderate, e questo errore nell'unico momento di 'dominio' relativo del match consente a DK di approfittare di un Lester in ginocchio e...

    ....

    DOMINATION IMPOSITA E CAELO!!!!!
    Nome difficilissimo, ma è un colpo al volto del rivale di una violenza a dir poco terrificante, con Lester che sembra non essersi realmente accorto di nulla.
    Crolla al tappeto, Darkhaos schiena e Williams conta!


    1...
    2...

    3!!!!!!!!!!!!!

    DK!!!!!!!!!
    DK, SIGNORE E SIGNORI, GIUNGE ALLE SEMIFINALI DI QUESTO TORNEO!!!!!!!

    E' stata una battaglia veramente intensa, DK ha si meritato di passare il turno, ma con tutta onestà nonostante un dominio durante l'80% dell'incontro, colui che per ben due volte ha rischiato di vincere davvero il match è stato Lester, federe al suo stile di lotta troll pronto ad approfittare di qualsiasi mancanza del rivale. Gli è mancato un centesimo per fare un euro, ma Darkhaos avanza alle semifinali! A Lester è concesso solo l'onore delle armi!

    DK def. LESTER via PIN in 11’35”


    "Once upon a time..."

    C'è una poltrona nell'inquadratura, ma è girata e non ci dà modo di vedere chi abbia parlato.
    Davanti alla poltrona c'è un'intera parete di vetro, ci troviamo in un punto alto a giudicare dalla vista, uno dei panorami più famosi del mondo lo Skyline di New York composto dalle centinaia, migliaia di grattacieli.
    Pochi attimi ancora, poi la poltrona lentamente si gira e seduto c'è Tyson Hardaway con in mano un libro che chiude immediatamente, d'altronde indossa occhiali da sole e non da lettura, quindi è facile capire che non stesse iniziando a leggere un passo, ma semplicemente citando...

    "Quante fiabe iniziano così?"

    Ty sbuffa, cercando di tirare fuori qualche ricordo d'infanzia, quando Mamma Hardaway, la donna che le ha dato natali e cognomi gli rimboccava le coperte.

    "C'era una volta una bambina che viveva nei pressi di un bosco... E doveva portare la merenda alla nonna dalla parte opposta di questo bosco..."

    Si ferma, pensieroso.

    "Troppo banale, questa la sapete tutti. Vediamo se ne ho un'altra... C'erano una volta due bambini di una famiglia poverissima, che i genitori decisero di abbandonare in un bosco... Ma questi trovarono il modo di tornare segnando la strada con dei sassolini e... Sapete anche questa dai e poi sempre boschi, vediamo se ne ho una senza."

    Ty ci pensa meglio, si piazza addirittura una mano sotto il pizzetto al mento, poi sembra avere un'ispirazione e parte con la terza fiaba.

    "C'era una volta un lottatore. In realtà era un pugile, ma faceva wrestling e questo non lo aiutava molto, visto che era negato anche come pugile.
    Ad ogni modo, questo lottatore provava, provava e provava ancora a farmi conoscere e a farsi notare, ma sempre senza riuscirci, a causa della sua incompetenza.
    Un bel giorno, al lottatore vennero presentati un grande allenatore e un grande talento della lotta e gli venne detto: Jackie... Lo chiameremo Jackie da ora, per comodità... Jackie, ecco qui un nuovo allenatore e un nuovo lottatore, ti allenerai con loro.
    Jackie era entusiasta, finalmente un allenatore e qualcuno di nuovo con cui fare pratica, ma purtroppo il nostro buon Jackie non aveva considerato una cosa, l'allenatore e il lottatore non erano lì per lui, bensì, lui dato che inadatto a una carriera da lottatore era stato scelto come sparring per il nuovo lottatore, un semplice sacco da allenamento e niente più."

    Hardaway scuote la testa, la storia sta diventando triste, bisogna ammetterlo, ma come in tutte le fiabe, il lieto fine arriverà.

    "Jackie non si perdeva d'animo, ogni giorno veniva pestato dal nuovo lottatore e ogni giorno il grande allenatore insegnava a questi un nuovo modo per farlo, così Jackie non poteva che capitolare e capitolare ancora, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, finché il nuovo lottatore non fu pronto a prendere il volo.
    Niente più sparring partner, niente più allenamenti con Jackie, ma una carriera di successo, una serie di successi infinita, premi e riconoscimenti, cinture e titoli si accumulavano per quello che era il nuovo lottatore poco tempo prima, mentre il povero Jackie restò da solo, scartato e abbandonato una volta tornato inutile per il grande allenatore e il nuovo lottatore, inutile come era sempre stato.
    Oh Poor Little Jackie."

    Il Ty-Rant si prende una pausa, da un cassetta della scrivania in mogano davanti a sé prende addirittura un fazzoletto, con cui si asciuga un'inesistente lacrima.

    "Ma Jackie sentiva che non poteva finire così, continuò ad allenarsi e aspettare, aspettare e allenarsi, finché non arrivò la sua chance. Una piccola nuova federazione gli diede modo di esordire, nonostante l'età avanzata e tra tanti debuttanti senza speranze e patetici falliti da tempo, Jackie riuscì a utilizzare quello che aveva imparato dal grande allenatore e dal nuovo lottatore, ormai diventato autentico campione e leggenda vivente del wrestling.
    Fu così che Jackie iniziò a vincere e vincere ancora, senza più fermarsi, anche per lui arrivò il primo titolo e la prima cintura, i primi riconoscimenti e i primi premi e un giorno, il grande allenatore che ogni giorno trovava un nuovo modo per farlo mettere KO dal suo campione, lo notò.
    Sono felice di vederti così migliorato, gli disse. I numerosi allenamenti con me e il campione sono servivi anche a te a quanto pare. Sei un vero campione anche tu ormai."

    Ty scuote la testa, deluso, riconoscendo queste frasi come un grande errore del grande allenatore.

    "E queste parole cambiarono Jackie... Lo resero più sicuro di sé inizialmente, ma troppo sicuro di sé poi. Il campione con cui si era allenato anni prima, vedendolo migliorare gli si riavvicinò, in nome dell'amicizia che era nata tra i due quando Jackie non era altro che un sacco da prendere a calci e pugni e così il campione cercò di aiutarlo a compiere gli ultimi passi che gli mancavano per diventare un vero campione come lui... Ma Jackie, a causa delle parole del grande allenatore, si sentiva ormai arrivato all'apice, pronto a dominare le scene al posto del campione... E così lo sfidò.
    Che battaglia fu, Jackie e il campione diedero tutto quello che avevano, Jackie con l'irruenza di chi è inferiore e sa di esserlo e il campione con la classe superiore di cui il destino gli aveva fatto dono e l'esperienza maturata in anno di esperienza ai massimi livelli.
    Jackie ci mise tutto sé stesso, diede il cuore nella battaglia, per non avere rimorsi o rimpianti l'indomani... Ma alla fine della sfida, venne sconfitto. Il campione era semplicemente troppo forte per lui.
    Il lieto fine però era dietro l'angolo. Sconfitto nel quadrato, ma vincitore nell'animo, Jackie porse la mano al campione che era stato suo amico prima della sfida, lui gliela strinse e i due si abbracciarono, vivendo così felici e co..."

    SBAM!

    Prima di finire la fiaba di Jackie e il campione, Tyson Hardaway sbatte a terra il libro che aveva in mano poco fa, ridendo poi di gusto, mentre si mette più comodo sulla sua poltrona girevole.

    "E col cazzo che il campione ha mai dato la mano o abbracciato Jackie, lo ricordi vero Gallego? Dopotutto Jackie, questa era la tua storia, mentre il campione che ti ha sempre usato come sacco sono io, Tyson Hardaway, il Ty-Phoon, il solo e unico Ty-Rant dello sport.
    Vedi, ho trovato opportuno raccontare una fiaba, perché hai fatto altrettanto in occasione del tuo ultimo match del 2 Worlds 1 Cup, quando hai raccontato in mondovisione di avermi sconfitto... Probabilmente devo avertele date troppo forte l'ultima volta o forse sono state tutte quelle che ti ho dato negli anni precedenti, perché ti sei addirittura dimenticato che tu non mi hai mai sconfitto Jack Gallego e che tu, come chiunque altro, sei NIENTE PARAGONATO A ME!"

    Tyson si alza e va verso una libreria, posta di fianco alla scrivania e passa in rassegna una collezione di libri, che probabilmente non avrà nemmeno mai letto, ma che comprende numerosi grandi classici.

    "Queste sono tutte le storie con il lieto fine che raccontiamo ai nostri figli la sera prima di andare a dormire o che leggiamo a noi stessi, per darci speranza, per non arrenderci, per ripeterci che in un modo o nell'altro il lieto fine arriverà.
    Il cacciatore ucciderà il lupo e salverà la nonna e cappuccetto rosso, la bambina spingerà la strega nel forno e libererà il fratello, l'eroe arriva a cavallo del suo destriero e sconfigge il drago... Quante ne hanno scritte... Eppure in nessuna di queste, per quanto assurde e prive di ogni fondamento logico razionale, nessuno ha mai ipotizzato che Jack Gallego possa battere Tyson Hardaway e arrivare alle semifinali del 2 Worlds 1 Cup!
    Hai immaginato di avermi battuto in passato, perché questo ti aiuta a non farti prendere dallo sconforto, ad andare avanti con la tua insufficiente tabella di allenamento per arrivare al meglio a questo scontro... Ma qui non c'è nessun cacciatore, cavaliere o principe che verrà a salvarti Jackie... Alla fine della tua fiaba c'è solo Tyson Hardaway che torna, come la prima volta, a darti una Dura Lezione e a mettere fine alla tua patetica storia di fallimenti ripetuti in eterno!
    SO DON'T EXPECT THE UNEXPECTED!!!"

    Dalla libreria, Ty prende un libro "Miti e Leggende Greche".

    "Mi sono fatto consigliare da un libraio, perché ricordavo una storia simile, ma non riuscivo a ricordare il nome della storia adatta a te e purtroppo, dopo averla riletta devo informarti che non si tratta di una fiaba."

    Il libro viene aperto a una pagina precedentemente segnata con un segnalibro e Hardaway lo gira in favore di camera, il titolo è in maiuscolo e più grande del resto e chiunque può leggerlo distintamente: "ICARO"

    "Il mio allenatore ti ha dato delle ali, Jackie... Proprio come suo padre fece con Icaro, ma invece di usarle per metterti in salvo e darti qualche possibilità di vita altrove, hai deciso di volare troppo in alto..."

    Con una mano Ty mima qualcosa che vola sempre più in alto, fino ad arrivare in prossimità del suo volto, quindi con l'altra mano toglie gli occhiali, prima di sorridere beffardo.

    "Ma alla fine, sei solo un uomo con delle ali attaccate con la cera Gallego... E il tuo destino è di precipitare e fracassarti al suolo...
    PERCHE' IO SONO TYSON HARDAWAY... IO SONO IL SOLE!!!"

    Il messaggio minaccioso del 'Sole' finisce qui, riuscirà Gallego a trovare il suo lieto fine o finirà bruciato e abbattuto da Tyson Hardaway?

    divisorio2w1c
    LOCKER-ROOM

    "I know man, I know..."

    La telecamera ci mostra un Jack Gallego che sta ultimando le operazioni finali di vestiario. El Zurdo si sta fasciando i polsi con delle wristbands bianche, seppur un tantino usurate. Sembra tranquillo.

    "Parlo con te, Tyson. So già cosa dirai. Che ho detto un'inesattezza, se non addirittura una falsità. Io non ti ho battuto. Non è così?"

    Gallego sembra ridersela.

    "Dal punto di vista del mero risultato, hai ragione, Ty. Eri tu quello col braccio sollevato al cielo, alla fine dell'incontro. Ma ti ricordi il contesto, hermano?

    Io ero al tuo fianco. Acciaccato, stanco, ma... esattamente come te. Ho accettato la tua sfida in un match di Mixed Martial Arts. L'ho fatto, nonostante quello con background da "professionista" nelle MMA fossi tu, non io. Ho combattuto con te, sono stato su quel ring per venticinque minuti e TU non mi hai messo KO. Ha vinto per verdetto NON UNANIME, Ty. Per te quella è una vittoria? Bien, lo è anche per me.

    Perchè non era il MIO campo, ma ti ho dimostrato una cosa molto semplice: TU NON PUOI BATTERMI."

    Gallego si alza, sferza l'aria con un paio di jabs.

    "Stasera ci ritroviamo Hardaway, a quasi un anno di distanza da quel match. Ci ritroviamo, e stasera lo scontro sarà un match di wrestling. Dirai che sei migliore di me... ed hai il palmares più ricco del mio, amico, lo ammetto. Anche lo stato che rappresenti, New York, è più ricco della mia Argentina. Ma credo che questo conti qualcosa quando si tratta di combattere?

    Hermano, per tanto tempo ho vissuto con la sudditanza di non essere all'altezza di tanti degli avversari che ho incrociato. Perfino di te.
    Ma adesso sono arrivato al punto in cui, se mi guardo dietro, scopro che qualche risultato l'ho raggiunto anche io, che il mio valore non è poi così tanto distante dal tuo. Siamo ai QUARTI di FINALE, Ty... il che vuol dire che per arrivare qui, entrambi abbiamo messo in riga tre avversari. E perdonami se te lo faccio notare, ma se oggi mi ti trovi davanti, è anche perchè io sono riuscito in qualcosa che tu hai sempre fallito, ossia avere la meglio su Drake Patton.

    Quindi fratello, questa è la serata in cui l'Argentina si porrà al di sopra della capitale del mondo, New York. Questa è la serata in cui il Ty-Rant resterà tale, un misero tiranno... mentre io mi farò Re.

    Siamo in Grecia, Ty.
    La location dovrebbe esserti familiare. Lì senti là fuori?
    Cantano già la tua theme-song.
    Ma la cantano a modo loro, e tu lo sai.
    E stasera è vera più che mai.

    All You do... is Lose."

    Pugno alla telecamera, il segnale va via e torna alla regia.

    TWO WORLDS ONE CUP 2018 – QUARTERFINALS/One on One Match – TYSON HARDAWAY (New York) vs JACK GALLEGO (Argentina)
    L’ultimo dei quarti di finale è anche la prima sfida non inedita cui assistiamo in questo show: Tyson Hardaway e Jack Gallego, come hanno raccontato entrambi nei segmenti visti prima del match, sono stati a lungo dei colleghi, compagni, quindi sono diventati dei rivali e tra loro c’è almeno un precedente recente, disputato nel “Total War Project”, promotion californiana diretta da Simon Steed che proprio di recente ha chiuso i battenti con il centesimo show. In quel caso, a vincere fu Tyson Hardaway seppur solo ai punti e con verdetto non unanime (si trattò infatti di una contesa di MMA).

    Il primo wrestler ad entrare in scena è Jack Gallego: il rappresentante dell’Argentina è piuttosto noto anche qui in Grecia e viene accolto da una discreta ovazione da parte dei fans presenti, seppur nulla di trascendentale. Il pop aumenta quando le telecamere ci mostrano, seduti tra il pubblico, a ridosso delle transenne che delimitano la rampa d’accesso, diversi elementi della Wrestling Training Facility, il settore di sviluppo della Wrestling Triumph Federation. Riconosciamo Sage Meissechenbourough, Robbie Nobunaga, Genny Cavastano… tutti ex-colleghi di Gallego, che solo di recente ha lasciato la Facility, e sembra infatti in procinto di firmare un contratto con la piccola indy olandese IUW.
    Gallego si ferma a salutare, calorosamente, i vecchi colleghi, ed il pubblico pare apprezzare questo momento. Quindi l’argentino arriva sul ring, dove si sfila la t-shirt dell’Argentina, indossata durante l’entrata. Partono adesso le note di “All I do is Win”… e si scatena l’heat dell’arena di Atene!

    Tyson Hardaway, rappresentante di New York, è da tempo uno dei wrestler più odiati a livello globale, e tale sentimento è particolarmente intensificato qui in Grecia, dove Hardaway è molto noto essendo uno dei nomi di punta della locale WTF.
    I fischi, i boos, non sembrano affatto condizionare l’afro-americano, che percorre la rampa sciogliendosi i muscoli, limitandosi al più a sbuffare di fronte agli insulti dei fans più facinorosi. Una volta sul ring, Hardaway riserva lo stesso atteggiamento di superiorità anche nei confronti di Gallego, ma va anche a mettersi rispettosamente in un corner, senza fare scena, esattamente come il suo rivale, dando così modo al referee di questa contesa, Simon Tavernish Jr, di iniziare la gara con piena regolarità.

    La gara comincia con un clinch… Gallego ed Hardaway sono molto simili dal punto di vista fisico, eppure l’argentino riesce a spingere subito Tyson verso le corde, con una certa facilità.. se non fosse che all’ultimo momento, il Ty-Rant ribalta le posizioni. Tyson molla subito Jack, in virtù del rope-break ma cercandolo con lo sguardo, come per fargli capire che poco importa cosa proverà a fare El Zurdo, le sorti del match sono nelle mani del plurititolato campione newyorchese.

    Si riparte però con un altro clinch, stavolta Gallego riesce a spingere Tyson verso le corde, senza farsi fregare… anche lui lo molla subito, rispettando il rope-break ma poi, prima che Hardaway possa fare alcunché, Jack gli molla uno stomp all’addome! Prosegue con un Elbow Smash sulla nuca, appiattendo Hardaway sul mat, poi lo rialza e SNAPMARE! Ma… Tyson atterra in piedi e colpisce Gallego con un Back Kick! Il Ty-Rant scatta verso le corde… Gallego lo evita un paio di volte e poi… lo arpiona, tentando un HIP TOSS! NO! Hardaway evita la proiezione, colpisce Gallego con un pugno all’addome e poi.. STO!

    Tyson prova a continuare, colpendo Gallego, a terra, con uno stomp ma l’argentino evita rotolando; si rialza… ed evita anche un Roundhouse Kick di Hardaway ma, per prudenza, si prende un break fuori dal ring. Gallego non lo segue, si limita prima ad osservarlo con condiscendenza, quindi inizia a parlottare col referee, chiedendogli persino di non procedere con un count-out perché non gli interessa vincere così. Troppa arroganza per Tyson, che nel sottovalutare l’avversario non si accorge manco del rientro di Gallego, che lo colpisce alle spalle con un Forearm Smash!

    Jack rialza Hardaway, irish-whip… ma sul ritorno è Tyson a piazzare un KNEE STRIKE! Gallego in ginocchio, Tyson lo rialza, lo sbatte in un angolo… si prepara alla corsa per un… CORNER KNEE STR.. NO! Ed è lui a connettere con uno… JUMPING KNEE STRIKE, colpendo Hardaway sotto al mento, e facendolo così finire fuori dal ring! Gallego si esalta e cerca il supporto dei fans, senza però seguire Hardaway fuori dal ring. Così facendo, Tyson può rifatare per qualche secondo, nei pressi delle transenne per poi rientrare… ma Gallego lo accoglie a suon di stomp!
    Diversi pestoni da parte di Gallego, in ultima istanza un APRON SLINGSHOT STOMP, dopo il quale l’argentino prova il primo PIN della gara… Tyson però si salva al DUE! Gallego lo rialza… e lo blocca in un ABDOMEN STRETCH, infierendo anche con delle gomitate sul fianco scoperto di Hardaway, che urla. La presa dura diversi secondi, poi Jack lascia rotolare Tyson a terra e prova di nuovo a coprirlo, però infruttuosamente. Gallego rimette in piedi Hardaway, lo sbatte in un angolo e va ancora a segno con diversi stomp… Tyson scivola verso il basso, e Gallego lo strozza con un Low Foot Choke! Il referee interrompe subito la manovra scorretta di Gallego, consentendo così a Tyson di rialzarsi… ma El Zurdo gli impedisci di allontanarsi dall’angolo, piazzando la… KNOCKIN’ ON HELL’S GATE, una delle combo pugilistiche perfezionate (ed utilizzate) proprio da Tyson Hardaway!

    Il Ty-Rant barcolla dopo il colpo, Gallego lo carica sul paletto, con le spalle rivolte verso il ring, quindi lo mette nella posizione dell’impiccato, con gambe e piedi oltre la top-rope e testa rivolta invece verso il basso. Lunga rincorsa dell’argentino, che parte dall’angolo opposto e… BASEBALL SLIDE!!! Esecuzione perfetta, Gallego tenta lo schienamento subito dopo… ottiene un DUE netto, ma nulla di più. Gallego allora rialza Ty, lo sbatte di nuovo in un angolo e comincia a sferzarlo con delle chop.

    El Zurdo procede con una whip verso il corner opposto.. il lancio riesce ma poi Hardaway sfrutta lo slancio… e si lancia verso l’accorrente Gallego, e lo stende… CON UN JUMPING BYCYCLE KICK!!! Restano entrambi a terra dopo il colpo, Gallego con una mano sulla bocca indolenzita dal colpo. Tyson si rialza prima di lui e lo accoglie… con una sfilza di Shoot Kick! Gallego riesce a pararne uno… ma Tyson salta sulla gamba d’appoggio e piazza subito un ENZIGUIRI KICK!!! Il colpo manda Gallego all’angolo, Tyson gli restituisce diversi degli stomp incassati in precedenza, lo strozza per qualche secondo con un Foot Choke… ed infine, lo carica sul paletto, si allontana.. E TENTA UNA VERSIONE IN SALTO DEL TOUCHSTONE!!! (Running Knee Smash on Sitting Opponent)

    NON VA! Gallego scivola sull’apron, mandando a vuoto il colpo di Tyson! L’argentino sale sul paletto… ROUNDHOUSE KICK DI TYSON!!! Un colpo perfetto, Gallego ricade in malo modo sulle corde, a ridosso del paletto… E STAVOLTA VA A SEGNO CON LA TOUCHSTONE! Il colpo manda Gallego a tappeto, Hardaway prova il PIN… ma Gallego kicks out al DUE! Jack prova anche a rialzarsi ma Tyson lo blocca e… SNAPMARE! L’afroamericano piazza subito un KNEE DROP, quindi blocca Jack Gallego in una SLEEPER HOLD!

    L’argentino riesce a rialzarsi, colpisce Tyson con un cazzotto ma questi replica con l’ennesima ginocchiata… Gallego barcolla, Tyson prende la rincorsa dalle corde… E SUL RITORNO SI BECCA UNO STANDING DROPKICK DI GALLEGO! L’argentino non riesce ad approfittarne più di tanto, forse perché un po’ in debito di ossigeno: lui ed Hardaway si rialzano insieme… e cominciano a scambiarsi dei pugni, alternativamente prima uno e poi l’altro! Tyson pare sul punto di vincere lo scambio quando piazza il 1-2-3-4 DRILL (Boxing Combo) ma… Gallego evita l’Uppercut finale, e risponde… CON UN PELE’ KICK!

    Tyson cade dopo il colpo, Gallego lo rialza, subito testa tra le gambe e… MY BE(A)ST!!! (Elevated Powerbomb) Manovra a segno, Jack può tentare lo schienamento! UNO! DUE! T… NOOOOOOO! Il pubblico non nasconde la sua delusione, però Jack invece non si perde d’animo: El Zurdo va a scalare il paletto… e Tyson è in procinto di alzarsi, piegato in avanti… E CONNETTE CON UN DIVING DOUBLE FOOT STOMP!!! A SEGNOOOOO!!! Gallego, con gli occhi della tigre, stringe i denti, rialza Tyson.. OH MY GOD! VUOLE TENTARE IL TY-PH.. NO! Jack non riesce a “rubare” la finisher ad Hardaway che se lo carica invece sulle spalle… ma Gallego gli scivola lungo la schiena! Hardaway però si gira e… TY-GER UPPERCUT!!! (Rising Uppercut) E subito dopo, piazza anche… UN EXPLODER SUPLEX!

    Hardaway si rialza, stavolta è lui a darsi, da solo, la carica, per poi partire in corsa e… HARD LE.. NOOOOO!!! Gallego schiva il micidiale Superman Punch di Tyson! E dopo averlo mandato a vuoto, lo colpisce con un Low Dropkick al ginocchio!!! Tyson cade a tappeto, si mantiene la gamba, mentre Jack invece va a scalare il paletto e si lancia… PER UN DIVING LEGDROP! CHE VA A SEGNO!!! GALLEGO PROVA A SCHIENARE HARDAWAY! UNO! DUE! T… YSON REAGISCE ANCORA!!!

    Gallego ansima ma, senza perdere tempo, rialza Hardaway, e lo bloc… NO! Tyson si libera subito e colpisce Gallego con un CRESCENT KICK!!! Gallego crolla in ginocchio… E TYSON PIAZZA UNA TOUCHSTONE, stavolta nella variante più canonica! Il newyorchese potrebbe provare a chiudere ma anche lui appare piuttosto stanco. Alla fine si rialza, e prova a rimettere in piedi anche Gallego… NO! E’ l’argentino a tirarlo giù per un ROLL-UP! UNO! DUE! HARDAWAY SI LIBERA!

    I due si rialzano, Gallego è fulmineo a colpire Hardaway con un calcione sul polpaccio… il newyorchese crolla in ginocchio, urlando, Gallego lo blocca e… niente, Hardaway si libera e lo colpisce con diversi pugni al viso, Gallego barcolla… breve rincorsa di Tyson e… HARD LESSON!! A SEGNO, CON PIN IMMEDIATO! UNO! DUE! T… NO! GALLEGO SI SALVA! Hardaway si rialza e sfoga la sua rabbia e frustrazione urlando contro il pubblico… Gallego si sta rialzando… ma Tyson scatta di nuovo… SECONDA HARD LESSON!!! DI NUOVO PIN… UNO! DUE! TREEEEEEE!!! STAVOLTA NON C’E’ NIENTE DA FARE!!!

    Tyson Hardaway accede alle semifinali, al termine di un incontro dove però ha davvero speso tanto. Riesce comunque a sconfiggere Jack Gallego, mettendo anche il punto alla loro sopita rivalità, stavolta con una vittoria perfino più netta rispetto a quella conseguita nel TWP.

    TYSON HARDAWAY def. JACK GALLEGO via PIN in 17’29”

     
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    Rose Garden.
    20/07/2018.
    UNO, NESSUNO, CENTOMILA.
    SHOW DI BENEFICENZA DI KEVIN CALDWELL PRIMA DELLA FASE FINALE DEL 2W1C.


    E' appena tornata la luce nell'arena dopo il segmento Caldwell/Ivondrombolo.
    Ed è il vero Kevin Caldwell che appare via titantron, per la seconda volta.
    Il pubblico esulta nuovamente, tuttavia questa volta le immagini non sembrano registrate!

    Caldwell: Buonasera, Portland!!!!

    Altro boato.

    Caldwell: Purtroppo, non sapremo mai se questo 'scorcio' del Kevin Caldwell show andrà in onda durante il 2 Worlds 1 Cup, ma volevo iniziare questa kermesse con un piccolo gioco da fare con voi. Vediamo se queste immagini vi ricordano qualcosa...torniamo indietro di qualche anno...

    ***

    DV: "Pronto?"
    Dennis...
    DV: "Yep! Chi parla?"
    Sono Beyoncè...
    DV: "Ah Ah Ah Ah! Ci avrei giurato... Kevyoncé suona meglio, doesn't it?
    Ed io, da grande fan di Hope, ero certa che mi avresti scambiata per Caldwell. Ma guarda il numero di cellulare, ti sembra quello di Caldwell? E soprattutto, la mia voce...ti sembra quella di Kevin Caldwell o anche per un solo istante potresti credere a ciò che ti sto dicendo?
    DV: "Mmmmh, in effetti con i vestiti è bravo... ma a camuffare la voce Caldwell è una schiappa. Sei per caso la sorella del travestito? Perdonami se non mi fido ciecamente di quello che dici, ma quel cosplayer ha un'immaginazione molto fervida..."
    Comprendo i tuoi dubbi, ma sono convinta che non ti lascerai condizionare da questo e non getterai al vento un'opportunità simile.



    Il pubblico gradisce, uno dei segmenti più trash in assoluto della storia di Kevin Caldwell durante il feud con il suo rivale più importante. Erano i tempi di Hope. Erano i tempi di Kevin Caldwell vs Dennis Villanova.

    Caldwell: "Kevin Caldwell e DeVil...il feud dell'anno a Hope. Più che il feud dell'anno, potrei definirlo come il feud che ha segnato la mia carriera. Io e Villanova siamo rimasti in contatto, ed ho deciso di dare il via allo show con un...piccolo concerto, anzi, con una canzone che fa riferimento alla semifinale del 2 Worlds 1 Cup. Considerando che nello show finale questo spezzone andrà in onda, eventualmente, tra il primo ed il secondo turno, mi sembra corretto dedicare un pensiero ai miei possibili rivali, Lemmy Crews e Pedro DaReis, e per farlo...è tempo di MUSICA!!! Signore e signori, per la prima...e speriamo ultima...volta insieme, dal vivo, con 'Uno, nessuno, centomila', che è anche il nome dello show di stasera...BEYONCE' E DENNIS VILLANOVA!!!! Buona visione!!!!!!

    Il titantron si spegne, le luci si abbassano, e fanno il loro ingresso sullo stage...

    beyonce

    Non bellissima la trasformazione di Caldwell, ma d'altronde, non è così semplice diventare Beyoncè...



    DeVil!!!!!!
    I due sono accolti dal calore del pubblico, ed a parlare è 'Beyoncè'!

    "Pooooooooooooooooortland, facciamo tremare queste mura!!!!!!"

    DeVil annuisce, e su una base molto hip hop inizia il duetto più improbabile della storia della musica contemporanea e non!

    "So mate, who's next?
    The Big Black Puppy or the Lusitanian Pussy?

    Well, it doesn't matter. We can defeat both!"


    Parte la base, beatbox ritmato, non troppo veloce.


    DV: "Prima le signore.

    Da Reis is da name, attitude da regina
    Glitter sul petto, tra le gambe una vagina.
    Un dubbio mi attorciglia per bene l'intelletto:
    Fingi più tu sul ring o la tua tipa a letto?
    Questa è simulazione, cartellino giallo,
    Se davvero sei osannato in tutto Portogallo
    Ecco che la mia idea diventa vera e seria:
    Provieni dalla parte più sfigata dell'Iberia.

    Parlano di te, "Il Corto di Oporto",
    Festini e trans la notte, lo yacht fermo nel porto,
    Emigrato a Montecarlo, Big Money ad aiutarlo,
    In testa più di un tarlo, oltre al gel ad impomatarlo:
    - La mia crema per il viso? Le gallette mie di riso?
    Con Stuart e McZax pure il letto ho condiviso
    Non mi trattate male, ve lo metto per inciso:
    Faccio tanto lo sbruffone ma poi piango se deriso. -


    End of the run, Two World One Cup,
    Esci dal gruppo come WhatsApp,
    Modalità sfida: Very hard,
    Ti dribblo come Eden Hazard,
    Sulla tua Legacy ci piscio,
    In Semifinal vado liscio,
    Hey mate, what you say? Are you Okay?
    Shut the fuck up and get out of my way!"


    RIT:"UNO! E' IL SOLO KEVIN CALDWELL!
    NESSUNO! PUO' BATTER KEVIN CALDWELL!
    CENTOMILA! VOLTI DI KEVIN CALDWELL!
    IL NOSTRO KEVIN CALDWELL E' ANCHE KEVIN CALDWELL PERCHE'...
    UNO! E' IL SOLO KEVIN CALDWELL!
    NESSUNO!
    PUO' BATTER KEVIN CALDWELL!
    CENTOMILA! VOLTI DI KEVIN CALDWELL!
    IL NOSTRO KEVIN CALDWELL E' SEMPRE KEVIN CALDWELL..."


    DV: "And now Lemmy... tell you something, Crews.

    Ed ecco il cagnolone, al guinzaglio del padrone
    Grande, grosso e nerboruto, col carisma di uno sputo,
    In ginocchio notte e giorno, proprio ai piedi del tuo Tyson,
    Soddisfarlo it's very easy... quando aspiri più di un Dyson.
    Ma che storia bella, it's all about the Love, bro',
    Come il Kevin che da solo, ha lasciato ormai Lebron.
    Good Night and "Cleveland, this is for you",
    Una vittoria in un torneo, non la vedrai mai più.

    Non riesco a immaginare come il ring sia la tua casa,
    Se poi il tuo talento è uguale al palmares: tabula rasa!
    Forza della natura, muscoli e imponenza,
    Lo sai che gli steroidi provocano impotenza?
    - Size matters -, dirai guardando da vicino
    E io te lo ripeterò, ridendo verso il pistolino.
    Come finirà, lo sa bene anche mia zia.
    Davide prende a calci quel coglione di Golìa.

    Ecco il mio consiglio, ne hai bisogno,
    Abbandona il torneo, molla il tuo sogno,
    Presto sarà un incubo, ne uscirai sconfitto,
    Tornerai in Ohio... ma freddo, steso e dritto!
    Alza la manina e saluta i tuoi parenti,
    Hai vinto un'iscrizione alla scuola dei perdenti.
    Quando poserò il mic, per te sono dolori,
    'Cause I'm a wrestler... ma solo per stasera: Buttafuori!"


    RIT:"UNO! E' IL SOLO KEVIN CALDWELL!
    NESSUNO! PUO' BATTER KEVIN CALDWELL!
    CENTOMILA! VOLTI DI KEVIN CALDWELL!
    IL NOSTRO KEVIN CALDWELL E' ANCHE KEVIN CALDWELL PERCHE'...
    UNO! E' IL SOLO KEVIN CALDWELL!
    NESSUNO!
    PUO' BATTER KEVIN CALDWELL!
    CENTOMILA! VOLTI DI KEVIN CALDWELL!
    IL NOSTRO KEVIN CALDWELL E' SEMPRE KEVIN CALDWELL...


    BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOM


    Una coltre di fumo, una posa fighissima di DeVil e Beyoncè/Caldwell che fa una improbabile spaccata! Il pubblico è su di giri, ovazione per questa epica trashata, mentre i due tornano nel backstage, e viene mandato uno spezzone via titantron...come se fosse il seguito di quello a cui abbiamo assistito, anche se probabilmente è stato registrato e montato ad arte...


    ...


    Villanova si siede su una panca posta nel backstage e si toglie il cappellino, sorridente e soddisfatto.
    Una mano si poggia sulla sua spalla...e non è quella di Beyoncè, bensì quella di...

    dan-hardy

    DENNIS VILLANOVA! Che fa una smorfia al...vero Dennis Villanova! Il feud tra Caldwell e DeVil fu costellato da scambi di identità, ed il vero DeVil osserva la sua copia dapprima con sdegno, salvo poi...sciogliersi in un sorriso.

    FakeDV: "Mi concedi...di essere te, in questo match...se ci sarà?"

    Caldwell chiede in 'prestito' a Villanova la sua identità, e DeVil risponde con un breve cenno del capo, concludendo il tutto con un...

    DV: "Yo, Mate!"

    divisorio2w1c
    BACKSTAGE

    Le immagini ci mostrano il portoghese, Pedro Da Reis: lo Special One del Pro Wrestling è in attire da gara, composto da trunks coi colori della bandiera della sua nazione e semplici wrestling boot. Sulle spalle, un asciugamano bianco di spugna a tenergli caldi i muscoli. Pedro è intento a firmare alcuni autografi a dei fans con un pass per il backstage, quando viene apostrofato da una voce "conosciuta" alle sue spalle.

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    DP: "Vuoi stappare anche lo champagne e schizzare un paio di ombrelline?
    O preferisci concentrarti ed aspettare un'eventuale vittoria prima di firmare autografi?"

    Infastidito, Da Reis si volta... e resta piuttosto stupito nel ritrovarsi di fronte la Furia Catalana, quel Daniel Pajares che è stato protagonista di ben due edizioni del TWO WORLDS ONE CUP. Mentre Daniel gli si avvicina, Pedro congeda con un cenno i fans che volevano i loro autografi.

    PDR: "Quale onore... Daniel Pajares. Sei venuto a fare gli auguri all'unico europeo rimasto in gara quest'anno?"

    Pajares scuote il capo

    DP: "Non penso ti farei gli auguri nemmeno se fossi spagnolo..."

    Da Reis sorride.

    PDR: "Giusto, giusto. Perchè ormai tu non difendi più i colori della Spagna. E' per questo che hai rifiutato la partecipazione, quest'anno? Perchè ti chiedevano di rappresentare la Spagna, e non la Catalogna? Tieni duro, Daniel. Magari nel 2020 ammetteranno la tua regione come Stato partecipante. Insieme alla Palestina, al Kurdistan e al Paese delle Meraviglie."

    DP: "L'onore della Catalunya è molto più importante della partecipazione ad un torneo, la Spagna sta commettendo abusi su abusi nei nostri confronti ed io non avrei mai potuto difenderne i colori in mondovisione.
    Ma di certo non mi aspetto che tu capisca la situazione, dopotutto rappresenti uno stato che ha colonizzato e sfruttato e Africa e Sud America..."

    Dopo aver ascoltato attentamente le parole della Hope Legend, Pedro ribatte.

    PDR: "Però alla fine, torni sempre qui, eh Daniel? Sul luogo del delitto. Ti consiglio di seguire con particolare attenzione i miei incontri, così se sei furbo sarai in grado di intuire cosa ti è mancato per vincere questo torneo."

    DP: "Peccato non ci sia nessuno dell'Uruguay questa sera, sarebbe stata una bella replica di Russia 2018"

    Il catalano dà una pacca sulla spalla di Pedro

    DP: "Ma tranquillo, almeno sei andato più avanti della tua Nazionale ai Mondiali!
    Io di certo non ho nulla da imparare da te, sono l'unico ad essere arrivato allo show finale in entrambe le edizioni, non è male una percentuale del 100%, non credi?"

    PDR: "Si, si... conosco questa storia. Una cazzata per gli appassionati di Trivial Pursuit sul wrestling. Di questo torneo, tra dieci anni, si ricorderanno solo i vincitori, quindi del tuo record non fregherà niente a nessuno, Daniel . Si ricorderanno di Thornton Brave, che ti ha battuto per poi trionfare in finale. Si ricorderanno di John Kratos, che ti ha battuto nella finale stessa. E si ricorderanno di me, che sarò il terzo nome ad unirsi a quella lista. Tu invece potrai infiocchettare il tuo bel record e raccontarlo ai tuoi nipotini, gli unici al quale fregherà qualcosa."

    Ora è Pajares a sorridere

    DP: "Io almeno ho qualcosa da raccontare ai miei nipotini, tu sei riuscito ad arrivare allo show finale solo alla terza partecipazione, non è uno score da grande Campione. Devi ringraziare il fatto che il portogallo non abbia altri wrestler famosi, altrimenti non so se riusciresti ad essere invitato a partecipare a questo torneo.
    Io non avrò vinto il torneo, ma qualcosa l'ho fatta...tu invece cosa hai fatto? E dico nella realtà, non nelle tue fantasie..."

    Da Reis avvampa.

    PDR: "Nelle mie fantasie? Vedrai... vedrai al termine di questa serata, maldido cabron!"

    Pajares va a muso duro contro Da Reis... ma intervengono alcuni roadies presenti dietro le quinte ad evitare quest'inatteso scontro nel backstage.

    DP: "Sta attento a non volare troppo con la testa, Pedro. Rischi di sognare di vincere il titolo, per poi svegliarti nel tuo letto tutto sudato e trovarti con in mano un pugno di mosche..."

    Da Reis però non risponde, trascinato via dai roadies e forse già focalizzato sul prossimo match.

    CAMERA FADES

    TWO WORLDS ONE CUP 2018 – HALF-FINALS/One on One Match – KEVIN CALDWELL (OREGON) vs PEDRO DA REIS (Portogallo)
    La serata prosegue senza soste, è tempo della prima semifinale… e chissà che il timing dei match non abbia il suo peso quando si arriverà poi a disputare la finalissima di questo torneo. Per il momento, siamo giunti al match che contrappone l’OREGON al PORTOGALLO. La nazione europea è l’unica rimasta in gara a rappresentare il cosiddetto “Resto del Mondo”, visto che i restanti tre wrestlers sono lottatori nord-americani.

    Il primo ad aver staccato il pass per le semifinali è anche il primo a presentarsi: parliamo del “Cosplayer” Kevin Caldwell che affronta questo secondo match della sua serata con un attire da rapper, probabilmente per omaggiare l’amico Villanova. Caldwell, che lo ricordiamo, attualmente lotta principalmente in WTF è (magari anche per questo) applauditissimo dal pubblico di Atene. Il buon Kevin non lesina in hi-fives mentre si dirige verso il ring, dove trova ad accoglierlo il ring-announcer WTF Ghep Zambardella ed il referee Bob Davidson.
    Per il suo secondo match, Pedro Da Reis decide di entrare sulle note dell’inno nazionale portoghese. Il pubblico greco fischia il wrestler della Legacy, che appare piuttosto seccato dalla cosa. Evita reazioni eccessive e si dirige, con passo misurato, verso il ring, osservato con attenzione dal suo prossimo avversario. Quando Pedro giunge sul ring, il referee si frappone tra lui e Caldwell, per evitare che l’intenso staring degeneri in una rissa. La relativa tranquillità della situazione poi, convincono Davidson a dare il via alla gara, senza perdere altro tempo.

    Si parte con qualche secondo di studio a distanza, poi Caldwell e Da Reis cominciano la contesa con un lock-up. Pedro è 10-15 kg più pesante di Caldwell, sufficienti a rendere il portoghese un “heavyweight” moderno e “relegare” Caldwell invece tra i light-heavyweight. Da Reis prova a sfruttare la stazza per spingere Caldwell in un angolo e, nonostante una discreta resistenza del rappresentante dell’Oregon, ci riesce. Pedro piazza un Knee Strike, quindi pugni e stomp… almeno finchè Davidson, in virtù del rope-break, non allontana, di forza, il wrestler portoghese.
    Lo Special One del Pro-Wrestling prova a non perdere il pallino dell’azione… ma quando fa per avvicinarsi, Caldwell… LO STENDE CON UN DOUBLE LEG TAKEDOWN! Quindi monta su di lui e carica con una sfilza di pugni al capo! Da Reis si rialza, fallisce una Clothesline, dopo la quale Caldwell lo abbranca e… BACK SUPLEX! Pedro si rialza, massaggiandosi la nuca, Caldwell lo afferra… irish-whip verso le corde, ma Pedro rovescia il lancio e sul ritorno… STANDING SUPLEX! NOOO! Caldwell si mantiene alle corde, mandando a vuoto la manovra del rivale!
    E quando Pedro si rimette in piedi… è il Cosplayer a piazzare un ottimo ELEVATED STANDIN DROPKICK!!! Caldwell vorrebbe infierire ma Pedro rotola verso le corde, pertanto Davidson allontana il wrestler dell’Oregon, consentendo al portoghese di rialzarsi. Il rope-break però non dura in eterno e Caldwell è lesto a tornare a colpire, dapprima con semplici cazzotti, quindi con un European Uppercut, che rimette Da Reis in ginocchio. Caldwell attende, con pazienza, che Pedro provi a rialzarsi da solo, prima di iniziare al colpirlo, ai fianchi ed alle gambe, con degli Shoot Kicks!

    Pedro barcolla, crolla in ginocchio… Caldwell si allontana, slancio dalle corde e… NO! Pedro scatta verso di lui… CLOTHESL.. CALDWELL EVITA IL COLPO, IN SCIVOLATA! E scivola fin fuori dal ring, e da lì afferra Da Reis per le caviglie e, con uno strattone, lo fa cadere faccia in avanti! Mentre il portoghese prova a rialzarsi, Caldwell risale sull’apron, da lì sul paletto e… DIVING CLOTHESLINE! A SEGNO! Da Reis si rialza ancora… ma Caldwell non gli da pace: serie di chop quindi… JUMPING CALF KICK! Pedro va giù, si rialza ancora in un tempo relativamente breve… ma Caldwell l’ha già messo nel mirino e lo abbatte con un RUNNING LARIAAAAAAAAT!!!

    Da Reis stavolta va giù, e ci rimane! Caldwell prende la rincorsa dalle corde e… RUNNING LEGDROP! A SEGNO! Il Cosplayer si rialza… e sembra voler annunciare la chiusura del match! Il Cosplayer sembra prepararsi al MANGA IMPACT… ma è tratto in inganno dal fatto che Da Reis, un istante dopo essersi rimesso in piedi, ricade in ginocchio. Caldwell sbuffa, impaziente… Pedro ha ormai raggiunto un corner, si rialza aggrappandosi alle corde… a quel punto Caldwell prova a raggiungerlo con un CORNER SPLASH… ma va a vuoto!

    Pedro non perde tempo, afferra l’avversario, più esile di lui, alle spalle e… MORDIDA DO DRAG… NOOOOOOO!!! Caldwell sbilancia il portoghese, si libera, scivolandogli alle spalle e, quando Da Reis si gira… LO FULMINA COL MANGA IMPACT!!! Il Superkick manda Da Reis a tappeto, facendolo cadere come un ciocco di legno… il Cosplayer non perde tempo e gli è subito addosso! UNO! DUE! TREEEEEEEEE!!!
    INCREDIBILE!!!

    Dopo aver sofferto, ed aver vinto in maniera un po’ fortunosa come Zavatra Roa; Caldwell ottiene una vittoria netta e perentoria nella prima delle semifinali!
    L’arena di Atena festeggia con Caldwell che esulta e ringrazia. Il più contento è ovviamente lui: il suo sogno si fa sempre più concreto ed ora potrà tentare di recuperare al meglio la sua condizione per provare ad arrivare alla Finalissima con una marcia in più contro chiunque sarà suo avversario.

    KEVIN CALDWELL def. PEDRO DA REIS via PIN in 5’40”


    Dk è appena rientrato nel suo locker room dopo il match contro Lester. Ha avuto successo, come aveva previsto, ma questo è solo l'inizio, il primo e il più facile dei match che affronterà questa sera.
    Immediatamente il drago indossa la giacca di una tuta, avendo cura di coprire l'intera parte superiore del corpo per evitare che i muscoli si raffreddino.
    Prende una bottiglia dal borsone, bevendone il contenuto a piccoli e controllati sorsi. Deve reidratarsi, ma evitare che troppi liquidi gli finiscano nello stomaco.
    Precauzioni che possono sembrare esagerate, ma che sono invece indispensabili quando occorre lottare tre match intensi a breve distanza l'uno dall'altro.

    ??: "Eh amico mio, non sei più un giovanotto."

    DK non si gira. Prende un altro sorso e risponde sorridendo.

    DK: "Mai stato. Sono sempre stato uno spirito maturo che ha passato buona parte della sua vita in un corpo più giovane. E poi..."

    L'atleta di Saint Thomas alza il braccio destro che adesso è perpendicolare al torace. Piega il gomito gonfiando il bicipite e stringendo il pugno, portando al limite la resistenza del tessuto della tuta.

    DK: "Un giovanotto non potrebbe neanche sognare di fare quello che faccio io."

    Detto questo DK si gira, trovando davanti a sé l'altra metà dei campioni di coppia R-Pro, un vecchio amico che porta la maschera una volta utilizzata dallo stesso DK.

    DK: "Cosa ci fai qui?"

    L'altro sorride mentre si appoggia al muro

    D: "Vengo a trovare un amico in una notte molto importante per lui."

    Dk si siede. Prende un altro sorso dalla bottiglia.
    Lo guarda fisso negli occhi. L'altro regge lo sguardo. DK alza un inquisitivo sopracciglio. L'altro si arrende.

    D: "Avevo in programma un tour delle isole greche..."

    DK: "Quali, con esattezza?"

    Il mascherato esita a rispondere ed evita di incrociare lo sguardo di DK.

    D: "Non saprei dirti ora come ora...sai com'è...hanno tutte un nome greco."

    DK: "Sconvolgente, vero?"

    D:''Infatti. Ma credo che alla fine mi fermerò in una vecchia colonia greca inizia con la S, la sento come casa ormai, non è successo anche a te?''

    Ian sorride, ma risponde di no con un cenno della testa. Indica il locker room vuoto

    DK: "Ti offrirei qualcosa per ringraziarti del disturbo, ma come vedi non ero preparato a ricevere ospiti."

    D: "Molto spartano da parte tua."

    Silenzio. I due si guardano, i volti leggermente contorti in espressioni di fastidio.

    DK: "Finiamola qui con le battute elleniche."

    D: "Si, direi di si...comunque, amico mio, stasera sono qui per vederti raggiungere altre vette in uno sport da cui ormai hai ed abbiamo preso tutto.
    E per ricordarti che non sei solo, nelle tue avventure. Ci sono io al tuo angolo."

    Il mascherato si indica la vita, dov'è collocata la cintura di coppia R-Pro, per poi sedersi accanto a DK. Rimane in silenzio qualche attimo, prima di girarsi verso il compagno

    D: "Prenditi anche questo. Non c'è tanto che ti manca da fare nella tua carriera. Ma non credo che la tua fame si placherà mai,vero?
    Però..."

    Appoggia la schiena al muro, cerca lo sguardo di DK, che però guarda fisso davanti a sé.

    D: "Toglimi una curiosità...perché lo fai? Uno come te non ha nulla da guadagnare da questo torneo, anzi. Se vincessi, sarebbe per te una cosa naturale. Se dovessi perdere invece chiunque ti sconfigga potrà vantarsene a lungo.
    Non capisco. E tre match in fila sono tanti, anche per te, sopratutto perché vedo che non hai intenzione di risparmiarti.
    Ian, perché correre questo rischio?"

    DK: "Sai dove sono le Isole Vergini Statunitensi?"

    L'altro nasconde l'imbarazzo con una risata. Forza un sorriso mentre cerca di prendere tempo e tirare fuori i ricordi delle vecchie lezioni di geografia

    D: "Ecco...parti dalla Florida...no, non dalla Florida. Da sopr...da sotto la Florida. Sotto la Florida c'è Cuba. La capitale di Cuba è La Havana, detta anche la Roma dei Caraibi. Da lì vai ad Ovest...no, est...sud..."

    No, non era bravissimo in geografia. DK attende che finisca, ma alla fine l'amico stringe le spalle

    DK: "Tu non hai la minima idea che di dove siano le Isole Vergini Americane, giusto?"

    Quello scuote la testa.
    DK si alza, lo guarda negli occhi.

    DK: "E questo è il motivo per cui lo faccio.
    Ci sono mondiali di qualunque cosa. Gare e competizioni di ogni tipo. Eppure, agli occhi del mondo...ma che dico, agli occhi dello stesso Stato che pretende le nostre tasse, noi non esistiamo. Siamo solo un pugno di isole a Sud Est di Porto Rico.
    E non mi illudo. So che non avremo mai la ribalta della California, dello Stato di New York...diamine, persino del New Jersey. Ma voglio che almeno per una volta, una sola volta, sia la bandiera del luogo in cui sono nato a sventolare trionfante. Voglio che domani la mia gente si senta fiera, voglio che tutti si sentano orgogliosi di essere nati in queste isole. Voglio dare loro qualcosa per festeggiare.
    E se si festeggiasse solo per un giorno, un'ora o un minuto, voglio che sia il nome delle mie isole a essere celebrato!
    E se io posso far si che questo accada, allora sarebbe disonorevole non fare tutto ciò che è in mio potere per realizzarlo.
    Non m'importa da dove vengano i miei avversari. Sono pronto ad affrontarli tutti insieme se necessario, pronto a rispondere al loro stile con il mio e trionfare."

    I due si alzano. La metà mascherata dei Twin Dragons allunga il braccio verso il compagno

    D: "Lottare per qualcosa di più grande di te e lottare per le tue ambizioni allo stesso tempo.
    Ti dico solo una cosa allora: va' e vinci!"

    DK afferra la mano del suo tag team partner. I due stringono la presa, come se fosse un confronto di forza. Ma non c'è astio nei loro volti e Dk sembra essere molto meno stanco di prima.

    D: "Nessuna fuga.
    Nessuna resa."

    DK: "Nessuna pietà."

    D: "Per Ian..."

    DK: "E per le Isole Vergini!"

    divisorio2w1c
    FEW DAYS BEFORE

    Ci troviamo in uno spogliatoio, che dai loghi sparsi ovunque possiamo riconoscere come uno di quelli della Oracle Arena di Oakland, casa dei Golden State Warriors e un poster su una parete indica che sta andando in onda l'evento WTF "Californication", anche se possiamo vedere un lottatore non coinvolto nel PPV, Tyson Hardaway, con sulla spalla l'immancabile cintura di Light-Heavyweight Champion, difesa una settimana prima.

    Hardaway: "Ho pensato, che essendo solo un match contro Artiom Kostantinos e senza niente in palio, non ti avrebbe creato problemi una visita..."

    Di fronte a lui, un altro dei principali lottatori WTF, l'Hall Of Famer Drake Patton.

    Patton: "Guarda, di problemi in questi mesi ne ho avuti già abbastanza e vorrei evitare di averne altri stasera con Artiom. Però poteva andare peggio no? tipo rimanere fuori dalla card del ppv..."

    Hardaway: "Già... Gente come noi dovrebbe combattere contro ben altri avversari per essere valorizzata, abbassare troppo il livello potrebbe portare a risultati imprevisti, io per difendere il titolo contro Caldwell sono finito fuori dal PPV di stasera, mentre tu... Ricordi quando hai perso al 2 Worlds 1 Cup, no?"

    Patton: "Ecco...mi sembrava strana una visita di cortesia da parte tua..."

    Hardaway: "Credevo che io e te ci saremmo scontrati nel primo match dello show finale e il fatto che tu abbia perso contro Jack Gallego mi ha cambiato i piani... Preferivo avere la mia rivincita contro di te, piuttosto che dare un'altra dura lezione a lui."

    Patton: "Come si dice, shit happens...anche io avrei preferito parlare con Gallego e dargli qualche consiglio su come affrontarti piuttosto che perdere tempo a sentirti riempire la bocca e vantarti. Ma c'est la vie...va così. Sei Tyson Hardaway...non mi stupisce vederti sottovalutare Gallego credendo di aver già passato il turno."

    Hardaway: "Vedi Patton, la differenza tra Tyson Hardaway e tutti voi è proprio questa.
    Quando dico che batterò Jack Gallego, quando dico che batterò chiunque arriverà in semifinale e poi in finale, io non sto sottovalutando loro... Sto semplicemente dando il giusto valore a me stesso.
    Batterò Gallego, batterò chiunque arriverà ai turni successivi e sarò il re dei due mondi, perchè Tyson Hardaway è la pietra di paragone... E tutti gli altri sono niente paragonati a me!"

    Patton: "Wow...quindi finito il torneo potrò dire che Tyson Hardaway, l'eroe dei due mondi, è anche colui che ha ceduto, è stato contato al tappeto, ed ha perso contro Drake Patton. Molto molto bene. Tyson, evitando di continuare a punzecchiarci, ti parlo seriamente. Sei un atleta di talento, non possiamo nasconderlo, altrimenti difficilmente saresti durato mesi e mesi contro di me. Hai vinto ovunque sei stato in ogni categoria in cui hai combattuto eppure hai sempre questo bisogno di ribadire che sei il migliore. Questa necessità nel voler primeggiare e nel volerlo sottolineare a tutti come se tu stesso non fossi il primo a saperlo. Come se tu stesso fossi il primo ad essere in dubbio su questo fatto. Continui a ripeterlo, a dirlo e ridirlo portando avanti un'opera di autoconvincimento. Sei il migliore? lo credi veramente? beh allora dimostralo e basta. Invece lo devi ricordare a tutti...e perché lo fai? perché sotto sotto tu pensi di non essere ancora il migliore..."

    Ty interrompe il discorso di Patton ridendo di gusto. Il ragionamento sembrava filare, ma probabilmente non per il diretto interessato.

    Hardaway: "Fermati qui Patton, sul serio. Io sono il migliore e lo so per certo, non provarci nemmeno.
    Vuoi sapere perché lo continuo a dire? Perché lo ripeto alla nausea? Perché è l'unico modo di vedermelo riconosciuto. Sono sempre stato il numero uno, ma mai nessuno è stato disposto a riconoscerlo.
    Lottavo contro una dirigenza che mi osteggiava ingiustamente e il pubblico osannava un fallito per le sue frasi fatte da pagina facebook sull'onore e il rispetto, la federazione che ho trascinato sulle mie spalle per anni ha introdotto te nella Hall of Fame dopo anni di inattività, altre federazioni di cui ho detenuto le cinture per anni si sono dimenticate di me quando le ho perse e persino il mio vecchio allenatore non ha capito con le buone che era il momento di farsi da parte, costringendomi a usare anche con lui le cattive.
    E questo è solo quanto riguarda gli ultimi anni della mia carriera nel wrestling, ma è sempre stato così nella mia vita, capisci?
    Sono cresciuto in un posto dove un campione statale giovanile di kickboxing era meno importante di un cazzo di spacciatore con i pantaloni calati fin sotto al culo e la pistola nelle mutande, ma un giorno ho avuto l'illuminazione ed è nato il nuovo Tyson Hardaway."

    Sorriso da infame di Ty, quello che ormai abbiamo imparato a conoscere troppo bene.

    Hardaway: "Conosci la storiella dei due lupi dentro ogni uomo, no?
    C'è il lupo bianco quello buono e il lupo nero quello cattivo e si scontrano continuamente per prevalere l'uno sull'altro, immagino tu sappia quale trionfa alla fine..."

    Patton: "Certo, quello a cui dai più da mangiare. Quindi hai scelto definitivamente il lupo nero?"

    Hardaway: "Sbagliato ancora Drake. Entrambi quei fottuti lupi dentro di me sono a digiuno DA SEMPRE e tutti coloro che non sono pronti a riconoscere la mia superiorità sono le prede che gli butto in pasto e con cui li sfamo, per impedire che mi divorino dall'interno!
    Quindi goditi il tuo match stasera e goditi il tuo stato da Leggenda Vivente, perché presto sarò il Re dei Due Mondi... E allora tornerò a bussare alla tua porta, per farti sbranare!!!"

    L'incontro tra i due si conclude con un momento di stare, in cui né Patton, né Hardaway accennano a chinare il capo o a interrompere il contatto visivo, costringendo così la regia a intervenire, interrompendo il segnale.

    TWO WORLDS ONE CUP 2018 – HALF-FINALS/One on One Match – DK (Isole Vergini) vs TYSON HARDAWAY (New York)
    NAGEKI NO ENDLESS!!!!
    DK, direttamente dalle Isole Vergini, porta questo stato (che appartiene “politicamente” agli USA pur non facendo parte della confederazione continentale) che è alla sua prima apparizione in questo torneo, direttamente ai piedi della finale. Sicuro di se nel suo incedere, ricordiamo che ha eliminato il campione EWW Lester ai quarti di finale, ed ora se la dovrà vedere contro un avversario che sin dall'inizio del torneo ha dichiarato apertamente di essere sicuro di vincerlo, e stiamo parlando di...

    ALL I DO IS WIN!!!!

    ...Tyson Hardaway! Baldanzoso, con la sua theme song che dice già molto di lui, raggiunge DK sul ring ed i due sono pronti a dare vita ad una semifinale che si preannuncia davvero interessante!
    L'arbitro, Cody Parker, ha già arbitrato il match tra DaReis e Crews, e si ripresenta per un supplemento di lavoro!
    DING DING

    La campana dà il via alla contesa, ed i due avversari si osservano per diversi secondi. E' la semifinale di un torneo che annoverava tra le sue fila i migliori talenti del circuito internazionale ed è normale che, una volta giunti a questo punto, siano rimasti i migliori.
    Ed è il Ty-Rant che prova subito un'offensiva, bloccata senza grossi problemi da DK che connette immediatamente con un ELEGANT SUPLEX che non lascia repliche al wrestler di New York, immediatamente vittima di uno schienamento!

    1...
    2...

    Ty alza la spalla, ma era abbastanza logico che il match non potesse concludersi così!
    Hardaway si rimette in piedi, e DK, così come durante il match contro Lester, sembra prendere sin da subito in mano le redini del gioco ed ora con un CLINCH SUPLEX mette nuovamente a terra l'avversario!
    Hardaway, ancora una volta, scatta in piedi, ma DK colpisce ripetutamente al petto il rivale, salvo poi rifilargli un colpo alla gola a mò di taglio! MOUNTAIN SPITTING BLADE!
    Hardaway non ha assolutamente iniziato bene l'incontro, al punto che DK tenta ripetutamente di colpirlo al tappeto e per la seconda volta consecutiva prova uno schienamento!

    1...
    2...

    Hardaway c'è e alza la spalla!
    DK lo rimette in piedi, ma Ty reagisce con una gomitata improvvisa al volto che ribalta, almeno momentaneamente, la situazione!
    1-2-3-4 DRILL!
    Combinazione pugilistica di Hardaway, che decide di fare sul serio e porta il rappresentante delle Isole Vergini all'angolo, cominciando a colpirlo con una serie di colpi decisamente stiff...

    ...

    ...non fosse che DK riesce a ribaltare la situazione, bloccando il braccio di TY, e portando lui dopo diversi colpi subiti con le spalle all'angolo per mettere a segno la stessa tattica del rivale...

    ...

    ...che nuovamente rimette DK all'angolo, ed è ancora lui a colpire l'avversario, in questo scambio di situazioni rapidissimo e continuo che ci mostra quanto siano focalizzati sull'obbiettivo i due contendenti!
    JAB UPPERCUT improvviso di Ty, il quale stordisce DK quel tanto che basta per riuscire a mettere a segno una DOUBLE KNEE FACEBUSTER!
    Ed è ora Hardaway a provare lo schienamento sull'avversario!

    1...
    2...

    DK alza la spalla!
    E lentamente si rialza in piedi...
    ...EPPURE TY HA PRESO UNA RINCORSA ABBASTANZA AMPIA PER METTERE A SEGNO UNA GLOBETROTTER!
    RUNNING TORNADO DDT, e DK è nuovamente al tappeto!
    Serie di FOOT STOMP al viso del rivale, ora è Ty che controlla la contesa, in maniera anche abbastanza netta, il wrestler delle Isole Vergini sembra decisamente in difficoltà.
    Ty lo rialza...
    ...SUPLEX INTO SITOUT FACEBUSTER!
    Mossa estremamente efficace, e c'è ancora un tentativo di schienamento!

    1...
    2...

    DK E' ANCORA IN CORSA!
    Ty lo rialza...ma ora è DK che colpisce con una gomitata il newyorkese, ripagandolo con la stessa manovra da lui eseguita qualche minuto prima!
    DARKHAOS DEALIEST DRIVER!
    I due sicuramente non si stanno risparmiando, ma questa volta DK evita di schienare TY immediatamente, ed anzi lo rimette in piedi...

    ...

    ...TENTA LA SUA CURUNIR!!!!!!!
    MA TY EVITA LA MANOVRA DELL'AVVERSARIO E RIVERSA IL TUTTO IN UNA INSIDE CRADLE PERICOLOSISSIMA!

    1...
    2...

    DK SI LIBERA, MA HA CORSO UN RISCHIO SENZA PRECEDENTI FINO AD ORA IN QUESTO MATCH, COSI' COME LO CORSE NEL MATCH CON LESTER!
    Ty, tuttavia, non recrimina su un possibile conto di tre e va di RONDHOUSE KICK, il quale tuttavia viene agilmente evitato dall'avversario...

    ...

    ......Ty è in ginocchio nel tentativo di rimettersi in piedi, e DK ne approfitta seduta stante PER METTERE A SEGNO LA SUA MANOVRA RISOLUTIVA CON LA QUALE HA CHIUSO IL MATCH DEI QUARTI DI FINALE!
    DOMINATION IMPOSITA E CAELO!!!!!!
    PUGNO DI VIOLENZA INAUDITA...
    ...BLOCCATO CON MAESTRIA DA TY, CHE EVITA ANCHE LA SECONDA FINISHER DI DK!
    Che viene spintonato poi via dal Ty-Rant, che colpisce con un calcione lo stomaco di DK, che si piega in due...
    ...
    breve slancio alle corde...
    ....TY-RANT'S GRATITUDE, SCISSOR KICK!
    BELLISSIMO!
    SE...E SOLO SE...
    ...andasse a segno! DK si sposta alla sua sinistra e manda a vuoto il rivale, provando poi un ROLL-UP!

    1...
    2...

    Una distrazione che poteva costare carissima ad Hardaway, ma riesce ad alzare la spalla poco prima del conto di tre!
    Hardaway viene rimesso in piedi da DK, e reagisce con un cazzotto al volto di quest'ultimo!
    Ma DK non è da meno, e con una gomitata restituisce il favore a Tyson!
    Il quale indietreggia, ma con uno SLAP al petto ancora una volta sembra voler avere l'ultima parola!
    PROVA UNA STANDING CLOTHESLINE DK, ma Hardaway la evita...E VA CON UN RONDHOUSE KICK...
    ...A SUA VOLTA EVITATO DA DK, che si adagia alle corde per prendere un leggerlo slancio...
    ...e questa volta la CLOTHESLINE VA A SEGNO!
    I due finiscono comunque entrambi a terra, è il secondo match e ovviamente le forze sono quelle che sono!
    Il pubblico apprezza che, di fatto, questa sia la prima 'pausa' che i due si sono presi da inizio match per riprendere fiato...ma si rialzano quasi subito!
    Ed è Ty, nonostante sia l'ultimo ad aver subito un colpo, a tentare la sua 1-2-3-4 DRILL!
    Ma DK in qualche modo riesce a ripararsi, e lancia il rivale di New York alle corde, fiondandosi contro di lui!!!!

    ...

    Ma Ty si sposta all'ultimo, barcolla DK, vittima ancora una volta di una INSIDE CRADLE!

    1...
    2...

    ALZA LA SPALLA POCO PRIMA DEL CONTO DI TRE, MA TY NON ASPETTA NULLA, RIALZA DK...

    ...TY-PHOON!!!!!
    TWISTING SUPLEX NECKBREAKER!!!!!
    IT'S OVER!
    LA MANOVRA CONCLUSIVA DI TY!
    CHE COPRE SUBITO DK, IL QUALE HA COMUNQUE DATO DAVVERO TUTTO!

    1...
    2...

    3!!!!!!!!!!

    3!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    NO! NON E' UN CONTO DI TRE!!!!!!
    DK HA ALZATO LA SPALLA TRA L'INCREDULITA' GENERALE E ANCHE QUELLA DI HARDAWAY, CHE SI RIMETTE IN GINOCCHIO ED OSSERVA L'AVVERSARIO CHE HA DECISO CHE, IL MATCH, NON E' ANCORA FINITO QUA!!!!
    Hardaway rimane in ginocchio ad osservare il rivale, che non sembra assolutamente intenzionato a rialzarsi, anche giustamente considerando il colpo subito...e decide che non è il momento di perdere tempo...

    ...LO RIMETTE IN PIEDI!
    E VUOLE COLPIRLO CON LA SECONDA TY-PHOON CONSECUTIVA!!!!

    ...

    ......MA DK QUESTA VOLTA LA EVITA, SVICOLA ALLE SPALLE DI HARDAWAY E LO COLPISCE CON UNA GOMITATA ALLA SCHIENA CHE FA BARCOLLARE IL TY-RANT!
    GERMAN SUPLEX!!!!!!!
    SEGUITO DA UN DRAGON SUPLEX!!!!!!!!
    SEGUITO A SUA VOLTA DA UN TIGER SUPLEX!!!!!!!
    STATE OF ART!!!!!
    TRE SUPLEX DI FILA PER UN DK in debito di ossigeno, ma ancora spettacolare, ed a questo punto del match questa sequenza potrebbe essere quella decisiva, anche se lo schienamento non è immediato in quanto DK tenta di riprendere fiato...ma poi copre Hardaway!!!!

    1...
    2...


    ....TY ALZA LA SPALLA!
    DK tuttavia si rimette in piedi, mentre ora è Ty a prendere fiato a terra...e si rialza lentamente, poggiando i pugni a terra e rimanendo in ginocchio...
    ...
    ...LA POSIZIONE IDEALE PER LA DOMINATION IMPOSITA E CAELO!!!

    ...

    MA TY, CON UN BALZO IMPROVVISO SI RIMETTE IN PIEDI, SORPRENDENDO DK CHE ERA GIA' PRONTO A COLPIRE!
    Questa distrazione 'blocca', di fatto, DK che viene spintonato alle corde da Ty, che con le residue energie si dà slancio alle corde opposite...

    ...

    ....HARD LESSON!
    SUPERMAN PUNCH!!!!!!
    UN'ALTRA MANOVRA RISOLUTIVA!!!!
    DK CROLLA SUL MAT, TYSON SI GETTA A PESO MORTO SOPRA DI LUI SENZA BADARE ALL'ESTETICA, E IL REFEREE CONTA!!!!!!


    1...
    2...


    3!!!!!!!!!!!

    Questa volta non c'è nessun kick out, Tyson Hardaway vince dopo una grandissima battaglia contro un sontuoso DK e raggiunge la finale del torneo, dove affronterà...KEVIN CALDWELL, in un continuum con quello che sta accadendo in WTF da ormai diversi mesi!
    Chi la spunterà tra il Ty-Rant ed il Cosplayer???

    TYSON HARDAWAY def. DK via PIN in 15’04”


    Rose Garden.
    20/07/2018.
    UNO, NESSUNO, CENTOMILA.
    SHOW DI BENEFICENZA DI KEVIN CALDWELL PRIMA DELLA FASE FINALE DEL 2W1C.


    Siamo giunti alle battute conclusive dello show di beneficenza targato Kevin Caldwell. Oltre ai siparietti che sono andati in onda questa sera (Ivondrombolo ed il duetto Beyoncè/Villanova), Caldwell ha rispolverato alcune delle sue 'imitazioni' più
    riuscite (Biancaneve, Castolo di Pro Evolution Soccer, Homergeta e molti altri...), fino ad arrivare di fatto all'orario di chiusura della kermesse, ed il pubblico sembra impaziente di assistere all'epilogo dello spettacolo. Le luci si abbassano, fino ad illuminare il palco, quando una musica riecheggia nell'aere e dal titantron vengono trasmesse alcune immagini molto rappresentative...

    Video

    Con le notte dell'inno dell'Oregon in sottofondo, fa il suo ingresso sullo stage...

    220px-Matt_Dallas_2011

    ...un elegantissimo Kevin Caldwell. Alcune delle fan del cosplayer si lasciano andare a commenti abbastanza lusinghieri, mentre Kevin si 'pavoneggia' con le note dello stato che ha rappresentato in questo torneo. Si porta la mano sul cuore e comincia a parlare.

    "Io non so se ciò che sta andando in scena in questo momento sarà solo per voi, compagni, amici, fratelli...che siete venuti sin qui stasera per sostenere una nobile causa ed un vostro compatriota, oppure se andranno in onda anche nello show finale del 2W1C! Se così dovesse essere, voglio che sia ben chiaro che io, Kevin Caldwell, non sarò solo e soltanto Kevin Caldwell nella finale del torneo, chiunque sia il mio avversario!"

    Il tono con cui Kevin parla alla platea è talmente solenne che il pubblico smette di rumoreggiare.

    "Io sono partito sin dal primo turno con in testa un obbiettivo ben preciso, quello di donare, nel mio piccolo, gloria e lustro ad uno stato, l'Oregon, nel quale sono nato e cresciuto, e del quale sono profondamente innamorato.
    Queste non sono parole di circostanza, in questa competizione io sono arrivato sin dove sono arrivato grazie alla spinta che tutti voi, dal primo all'ultimo, mi avete dato sin dal primo match contro Volkermord, nel quale già i pronostici davano per sconfitto il nostro paese dal possente rappresentante della Germania! Ebbene, amici, fratelli...io, dinnanzi a voi, dinnanzi a tutti coloro che ci stanno osservando, prometto solennemente che SE e sottolineo SE arriverò in finale del torneo, porterò questo drappo...

    (dal titantron comincia a sventolare una bandiera)

    depositphotos_127554516-stock-photo-flag-of-portland-in-oregon

    ...e lo indosserò con orgoglio, presentandomi al pubblico come...

    (Caldwell estrae dal taschino una fascia che indossa con orgoglio sorridendo alla platea)

    7TZ1Kl

    ...Mister Oregon!!!!
    Ed in quanto Mister Oregon fatto e finito, punterò in questo ultimo scontro a diventare Mister Mondo...anzi, Mister Due Mondi, colui che ha portato l'Oregon sulla vetta più alta del pianeta!
    Io non sarò soltanto Kevin Caldwell, sarò la speranza di un intero stato degli U.S.A, sarò il rappresentante di una città, Portland, la MIA città. Altrimenti, se dovessi essere eliminato nei turni precedenti, ci tengo a dirvi che VOI siete il mio cuore, siete il mio orgoglio!"

    Discorso 'volutamente' mieloso in maniera spropositata quello di Caldwell, come se fosse un 'politico', il quale tuttavia mostra per che cosa ha realmente lottato fino ad ora, per il suo stato natio.

    "E sulle note del nostro amato inno vi saluto, invitandovi alla prudenza durante il ritorno a casa, e pregandovi di gridare al mio tre il mio nome completo, per ricordare a tutti coloro che non mi conoscono che io...sono...

    ...uno...due...tre..."

    CROWD: KEVIN CALDWELL!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Inchino.
    Buio.
    Applausi.
    Fine.

    divisorio2w1c
    Backstage.
    Manca ormai poco alla finale della terza edizione del 2 Worlds 1 Cup e davanti alla telecamera c'è Tyson Hardaway.
    Nonostante le sue vanterie, anche per lui la fatica si fa sentire dopo i primi due match vinti stasera e il Ty-Rant se ne sta seduto comodamente su una panca nel suo camerino a cercare di recuperare le energie in vista dello scontro decisivo, che assegnerà il titolo di Re dei Due Mondi.

    "Dato che mancano pochi minuti, se vi va potrei intrattenervi con una breve storiella, come abbiamo fatto a inizio serata... Spero non la sappiate già... So che ne gira qualche versione simile, ma questa è nuova, nuova di zecca."

    Dopo la 'Fiaba di Jackie' Hardaway ha pronta un'altra storia per il pubblico.

    "C'era una volta un cavaliere. In battaglia era incontenibile, le sue abilità erano seconde solo al suo spirito e alla sua sete di vittorie, che in ogni scontro lo spingevano a primeggiare fino all'annientamento di ogni avversario che avesse mai affrontato.
    La sua armatura era completamente nera.
    Ogni tanto indossava dei dettagli colorati per essere più visibile in battaglia e per mettere pressione agli avversari che lo vedevano da lontano, mentre si avvicinava per abbattersi su di loro, ma a causa del colore originale della sua armatura tutti gli avevano dato il soprannome di Cavaliere Nero."

    Ty porta avanti e indietro la spalla destra, cercando di sciogliere i nervi del braccio e del collo e rimettere in perfette condizioni la mano della sua Hard Lesson.

    "Il Cavaliere Nero veniva da una piccola casa, situata in un piccolo villaggio, locato in una piccola isola, in un piccolo stato che faceva parte di una congregazione di stati, il tutto in uno degli ultimi continenti sconosciuti. Nonostante arrivasse da tanto lontano, le sue imprese lo portarono sulla bocca di tutti e fu così che molti lo sfidarono."

    Il collo finalmente scrocchia e Hardaway passa all'altro braccio, dopo aver descritto in maniera singolare Harlem e lo stato di New York cerca di ricordare tutti i passaggi della storia che sta raccontando.

    "Per primo venne un enorme cavaliere pazzo, la sua pelle era scura, quasi bruciata dal sole di uno stato enorme, ma impoverito dalla siccità e dal grande deserto che aveva causato. La povertà aveva reso la popolazione di quei luoghi abituati alle guerre e alle battaglie e tra tutti i cavalieri di quel posto, il Macellaio, come questi si faceva chiamare era il più temibile.
    Così questi sfidò il Cavaliere Nero, forte della sua potenza e del grande esercito che comandava con la sua follia e la paura che riusciva a instillare... In molti, ma non nel Cavaliere Nero, che senza tremare di fronte a lui, lo sconfisse, eliminandolo."

    Pensa ancora al 'capitolo' successivo, dopo aver raccontato la vittoria su Abdullah Alhazred del Sudan, prima di riprendere e quasi gli scappa una risata.

    "Venne poi un secondo cavaliere a sfidarlo... Questi veniva dal suo stesso continente, da un altro stato della sua stessa congregazione e la sua principale dote risiedeva nella magia o nella cosiddetta tecnologia che lo aveva potenziato, rendendolo più potente, veloce e resistente di ogni altro umano e spietato come una macchina o un demone.
    Nonostante questo, il Cavaliere Nero, si misurò con lui senza vacillare né avere dubbi nelle sue capacità... E lo sconfisse, eliminandolo."

    Stavolta la pausa è breve, finita la parte di storia dedicata a Jack Gunn del New Mexico si avvicina la fine della storia e Hardaway è pronto a proseguire, mentre si alza in piedi ed effettua qualche rotazione del busto, per recuperare completamente la mobilità degli arti superiori.

    "Il terzo che venne, non era un vero e proprio cavaliere... Ma più uno stregone o un druido, questi era bravo nelle arti mistiche, così come in combattimento. Il suo potere era quello di plagiare le menti avversarie, per poi finire i suoi nemici con le sue ottime doti fisiche.
    Ma nemmeno queste furono sufficienti a prevalere sul Cavaliere Nero e sulla sua tempra. La determinazione di questi infatti non lo fece cadere vittima dei trucchi avversari e così il Cavaliere Nero trionfò sul guerriero-sciamano, eliminandolo."

    Finito con la parte superiore e con il ricordo di Sheenan dal Brasile, Ty allunga una gamba sopra un lettino di fronte a lui, distenendola in un basilare esercizio di stretching, per non farla bloccare dall'acido lattico causato dagli scontri precedenti.

    "Dopo di loro venne il turno del suo vecchio amico, con le quali aveva avuto divergenze di opinioni e che a causa dell'invidia e della gelosia aveva deciso di sfidarlo, i due erano molto simili e se lui era il Cavaliere Nero, allora l'altro doveva essere il Cavaliere Bianco per il grande sole giallo che portava sullo scudo bianco e azzurro. I due cavalieri erano stati compagni di allenamento e battaglia in gioventù, ma nonostante la conoscenza che l'avversario aveva delle sue capacità e l'affetto che probabilmente ancora lo legava a lui, il Cavaliere Nero lo sconfisse, eliminando anche lui."

    Questa era chiaramente la descrizione della prima battaglia della serata, contro Jack Gallego, dopo la quale Hardaway si ferma e passa all'altra gamba, nella stessa posizione, manca ormai solo una battaglia da raccontare e una da combattere per finire la storia.

    "Ormai l'avrete capito. Il Cavaliere Nero è il qui presente Tyson Hardaway e dato che l'avete appena vista è inutile raccontarvi la cronaca dell'ultima battaglia combattuta e vinta o di chi sia l'ultimo valoroso combattente che oserà sfidarlo.
    A questo punto conviene concentrarsi su quello che sarà l'inevitabile finale, ovvero un'altra vittoria ad alimentare la leggenda vivente del Cavaliere Nero e la conquista di uno degli ultimi riconoscimenti mancanti alla mia vita da combattente senza eguali al mondo."

    Il Ty-Rant torna con entrambi i piedi a terra, muove ancora il collo a destra e a sinistra, poi è pronto, finalmente può concentrarsi sulla telecamera che fissa in un primo piano che non lascia trasparire altro che determinazione e concentrazione sull'obiettivo finale.

    "Ma prima, non mi resta che lasciarvi con la morale della favola:"
    Tutto quello che il Cavaliere Nero fa è vincere!
    E' inutile attendere un finale inaspettato dato che nessuno può essere paragonato al Cavaliere Nero!
    E la più importante di tutte..."

    L'immancabile sorriso da figlio di buona donna di Hardaway.

    "DON'T FUCK WITH THE BLACK KNIGHT!"

    Fulminea arriva la manata alla telecamera che fa saltare il collegamento e chiude l'ultimo intervento di Tyson Hardaway prima della finale!

    TWO WORLDS ONE CUP 2018 – FINAL/One on One Match – KEVIN CALDWELL (Oregon) vs TYSON HARDAWAY (New York)
    E ci siamo, il TWO WORLDS ONE CUP edizione 2018 arriva al suo match conclusivo… e che finale! Innanzitutto, una sfida tra due americani, l’Oregon contro New York, la West Coast contro l’East Coast. Nel 2016, a contendersi il titolo di “King of Two Worlds” furono uno spagnolo ed un greco, questa finale ci riporta agli albori visto che, chiunque vincerà, sarà il secondo americano, dopo Thornton Brave (Oklahoma) nel 2012, a fregiarsi del titolo. Ma non è solo questo: a fronteggiarsi saranno Kevin Caldwell e Tyson Hardaway, due avversari che dire si conoscano è riduttivo. Caldwell ed Hardaway si sono sfidati in WTF svariate volte negli ultimi due mesi. Il 3 giugno scorso, Tyson è riuscito a strappare a Caldwell il WTF Light-Heavyweight Championship, riuscendo poi a difenderlo in un secondo rematch, tra l’altro disputato a Portland, in casa del rivale, portandosi sul 2-0 negli scontri diretti in One on One. Stasera potrebbe essere la clamorosa rivincita del Cosplayer, o il definitivo suggello di Tyson secondo la logica del “non c’è due senza tre”. Infine, ma non meno importante, per la prima volta, il KING OF TWO WORLDS sarà… un “light-heavyweight”. Thornton Brave e John Kratos pesavano rispettivamente 127 e 119 kg; i loro avversari (Mehmet Arkin e Daniel Pajares) erano comunque degli heavyweight, seppur “moderni”. Caldwell ed Hardaway pesano entrambi meno di 93 kg, la vittoria di uno qualsiasi dei due sarà un evento storico, anche per questo motivo.

    “All I do is Win” risuona nell’arena. Tyson Hardaway è il primo ad entrare: nonostante una semifinale di gran lunga più impegnativa rispetto a quella del suo prossimo avversario, il Ty-Rant entra per primo sul ring. Arrivato a questo punto del torneo, perfino il pubblico greco gli tributa la giusta dose di applausi. Non che cambi molto, Tyson fila con passo rapido verso il ring, senza badare a nessuno, concentratissimo sul match da disputare. Parte da una posizione di vantaggio psicologico, potendo basarsi sulle vittorie pregresse sullo stesso rivale, ma sembra non voler dar nulla per scontato.

    Anche perché, quando parte “Bacchikoi” ci accorgiamo subito che Kevin Caldwell è carichissimo! Nessuna sudditanza psicologica per il Cosplayer che entra in scena nei panni di… Mister Oregon! Abbigliato coi colori della bandiera del suo stato d’origine, Caldwell si dirige verso il ring, concedendo anche qualche hi-fives, ai tanti che glie lo chiedono. Potrà sembrare strano, ma quando arriva sul ring non c’è nessuno scambio di battute con Tyson: per entrambi, questa terza sfida è come se fosse nuova ed unica.

    Simon Tavernish, senior-referee della WTF, è chiamato ad arbitrare la finale del torneo, e da adesso il via alle danze: il match parte con un clinch prolungato tra due avversari che non solo si conoscono bene, ma hanno anche (più o meno) la stessa stazza. A risolvere il lock-up è un pregevole gesto tecnico di Hardaway che, dopo essersi liberato dalla presa, sgambetta l’avversario con un Drop Toehold, per poi bloccarlo a terra con una Front Facelock. Caldwell si libera e ribalta la presa, dando il via ad uno scambio di puro mat-wrestling. Non esattamente il pane quotidiano per i due, che comunque dimostrano di cavarsela in maniera egregia.

    Le prese, ed i relativi scambi, vanno avanti per quasi un minuto buono, poi Hardaway decide di tornare a fare le cose… “alla sua maniera” e montando sul Cosplayer, inizia a colpirlo con dei pugni, dando vita ad un “ground&pound”. Il “Mister Oregon” però, non solo si difende egregiamente, ma riesce perfino a rovesciare la posizione… ed è quindi lui che inizia a suonarle al Ty-Rant di Harlem! Hardaway riesce a rialzarsi, Caldwell fa altrettanto, il newyorchese comincia a colpirlo frontalmente con delle ginocchiate!

    Caldwell alle corde, Tyson gli rifila una chop al petto… ma il Cosplayer glie la restituisce immediatamente! I due si fissano, si fronteggiano al centro del ring… ed iniziano a colpirsi, alternativamente, con dei Low Kick che, pian piano diventano poi dei Middle Kick e poi degli High Kick. Nonostante lo scambio sia “pari”, sembra che Hardaway (che ormai conosce bene la psicologia del rivale) stia riuscendo a portare Kevin su un terreno di scontro che è decisamente più congeniale all’ex-kickboxer.

    Quando Caldwell infatti, fallisce un Roundhouse Kick, Tyson è lesto ad arpionargli una gamba e portarlo a terra dopo una Leg Hook. Lo blocca quindi, di nuovo, in una Fron Facelock sul mat… stavolta la presa dura più a lungo ma Caldwell riesce comunque a liberarsi, rialzandosi parzialmente per poi ribaltare la situazione… e l’avversario, con una Fireman’s Carry! Quindi monta di nuovo sull’avversario e tenta di ricominciare col ground&pound ma Tyson, seppur in posizione “passiva”, si difende bene e, spezzando il ritmo all’avversario, riesce anche a contrattaccare con qualche cazzotto dal basso.

    Il newyorchese riesce a liberarsi e a strisciare via; Caldwell cerca di riprenderlo subito ma Tyson scalcia e financo quando il Cosplayer riesce a bloccarlo per un piede, Hardaway rimedia rifilandogli un violento pestone sul volto! Caldwell crolla in ginocchio, Tyson lo rialza e con un paio di Mongolian Chop lo manda all’angolo, dove poi continua, sferzandolo con delle chop al petto. Irish-Whip verso l’angolo opposto poi, quindi rincorsa e… NO! Anche Caldwell scatta… E FALCIA L’AVVERSARIO IN CORSA, CON UNA BASEBALL SLIDE!

    Mr. Oregon rialza Hardaway, lo colpisce con pugni, calci, quindi irish-whip verso le corde e… STANDING DROPKICK SUL RITORNO! A SEGNO! Il Cosplayer si rialza ed esulta; poi, dopo uno stomp, rialza Hardaway e… SCOOP SLAM! Non è finita perché… Kevin prende la rincorsa dalle corde e… RUNNING SENTON BOMB!!! Colpo a segno, il rappresentante dell’Oregon è il primo a tentare lo schienamento… ma questo tentativo si arena al DUE!

    Kevin non sembra convinto e guarda stranito il referee, poi rialza Hardaway, lo ammortisce con dei pugni ala schiena, quindi irish-whip verso le cor… NO! Tyson evita il lancio e sorprende Caldwell.. CON UN FRONT FLIP HEEL KICK!!! Il colpo fa barcollare Caldwell, Tyson invece non si ferma… slancio dalle corde e… YAKUZA KICK!!! Caldwell finisce tra le corde, ci passa attraverso e cade sull’apron… Tyson lo va a rialzare… ma viene allontananto da alcuni pugni di Caldwell!

    Il quale sale poi sul paletto… ma è fin troppo proiettato in avanti e ciò consente ad Hardaway di piazzare un ROUNDHOUSE KICK!!! Caldwell cade, per sua fortuna in piedi, sull’apron-ring, per poi crollare in ginocchio. Hardaway si guarda intorno, fa un mugugno quando si accorge che Caldwell continua a catalizzare buona parte del tifo, quindi afferra il Cosplayer e cerca di riportarlo sul ring con un Suplex… non gli riesce… anzi è Caldwell che solleva Tyson, portando anche lui sull’apron-ring!!!

    Dove, prima lo colpisce con una chop e poi… SPINNING LARIAT! A SEGNO!!! Tyson crolla sul concrete e rotola verso la rampa! Si rialza… E CALDWELL FA PER RAGGIUNGERLO CON UN ASAI MOONSAULT DD.. NOOOOOO!! Hardaway si sposta, mandando a vuoto il rivale, che casca in piedi ma perde l’equilibrio e finisce col culo per terra. Tyson lo raggiunge, stomp, quindi ennesima serie di chop, quindi Caldwell viene afferrato per i capelli e trascinato fino al ring per un APRON FACEBUST.. NOOO! Il Cosplayer blocca il colpo… poi è lui a connettere con l’APRON FACEBUSTER!

    Caldwell allontana Hardaway con un montante, risale sul ring… per poi provare a raggiungere l’avversario barcollante con un SUICIDE DIVE verso la rampa… ma fa giusto in tempo a far capolino con la testa oltre le corde… CHE TYSON LO RIMANDA DENTRO CON UNO SPINNING ENZIGUIRI KICK!!! Il newyorchese risale sull’apron e qui vi riporta anche Caldwell… lo colpisce con un calcione sul petto, ma Kevin risponde con una chop! I due continuano a scambiarsi colpi, poi Caldwell riesce a bloccare Tyson, lo solleva… ma Hardaway ne approfitta per rientrare nel ring… E BLOCCARE KEVIN IN UNA ROPE-AIDED DRAGON SLEEPER!!!!

    La manovra, per quanto dolorosissima, è ovviamente illegale; pertanto non può portare ad un give-up ufficiale. Tyson la prolunga comunque, entro i limiti del DQ Count, per infliggere ad Hardaway il massimo danno possibile. Caldwell ne esce talmente stremato che dopo la “submission-move”, Tyson lo trascina sul ring e cerca di schienarlo! Il wrestler dell’Oregon alza una spalla al DUE, salvandosi. Hardaway lo mantiene comunque seduto e, dopo avergli rifilato un calcione alla schiena, lo blocca comunque in una Dragon Sleeper.

    Caldwell riesce però a rialzarsi e a raggiungere le corde con una mano, sicchè Hardaway è costretto a mollarlo di nuovo. Non appena libero, Kevin gli rifila una gomitata all’indietro… ma da così pretesto a Tyson per riprendere ad attaccarlo subito, con dei pugni alla schiena. Kevin lo allontana con altri Back Elbow Smash, quindi salta sulla top-rope e… SPRINGBOARD MOONSAULT CROSSBODY! A SEGNO!!! Colpo fantastico, Caldwell potrebbe riprovare il PIN… ed è ciò che fa, ma solo dopo qualche secondo, il che consente a Tyson di recuperare quanto basta per reagire allo schienamento al conto di DUE.

    Il Cosplayer rialza Hardaway, lo manda all’angolo con delle chop, quindi irish-whip verso il corner opposto, rincorsa e… TYSON LO RESPINGE CON UN SUPERKICK!!! Caldwell barcolla e poi crolla in ginocchio, al centro del ring. Hardaway scatta in corsa verso di lui… KEVIN LO AFFERRA AL VOLO… POWERSLAM! CON PIN A SEGUIRE! UNO! DUE! TR… NOOO!!! HARDAWAY SI SALVA ANCORA! Il Cosplayer si rialza per primo, rialza anche Tyson e lo solleva… PER UN VERTICAL SUPLEX INTO BRAINBUSTEEEEEEEEER! DEVASTANTE!!!

    Il colpo, letale, vale un altro tentativo di PIN, Caldwell schiena Hardaway… UNO! DUE! T… YSON SI SALVA ANCORA!!! Caldwell sembra deluso, ma è ancora lui a rialzare Tyson, gli rifila un cazzotto, mandandolo all’angolo. Quindi lo whippa verso l’angolo opposto e… CORNER SPL… NOOOO! TYSON LO EVITA, CALDWELL SI SCHIANTA, A VELOCITA’ FOLLE, CONTRO I TURNBUCKLES! Hardaway sale subito sulla seconda corda… blocca Caldwell e tenta un Superplex… a fronte delle resistenze del rivale, prende a colpirlo con ripetute Headbutt… ma Kevin resiste ancora e dopo aver colpito Tyson con dei pugni al fianco sinistro, è lui che riesce a farlo ricadere sul mat… CON UN FRONT SUPLEX!!!

    Mr. Oregon si mette quindi in cima al paletto… e si lancia su Tyson Hardaway… CON UN PHOENIX SPLASH!!! E VA A VUOTO! TYSON ROTOLA VIA!!! Potrebbe essere un “harakiri” pazzesco! Tyson raggiunge l’avversario, lo fa rotolare supino… E PROVA A SCHIENARLO! UNO! DUE! CALDWELL SI SALVA ANCORA! Tyson però lo rialza… e fa cenno di voler chiudere l’incontro! SOLLEVA L’AVVERSARIO PER IL TY-PH… NOOOO!!! CALDWELL SI LIBERA E, IN UN UNICO MOVIMENTO, RIBALTA LA MANOVRA… IN UNA TORNADO DDT IN SUO FAVORE!!!

    Dopo il colpo, entrambi i lottatori restano a terra per una decina di secondi almeno. Supportato dalla folla, Caldwell è il primo a rialzarsi. Rimette in piedi anche Hardaway, lo manda all’angolo a suon di ceffoni, lo whippa verso l’angolo opposto… TYSON REVERSA IL LANCIO!!! E poi scatta immediatamente verso il Cosplayer… E PIAZZA L’HARD LESSON! Superman Punch a segno, Caldwell va giù, Tyson lo allontana dalle corde e lo schiena! UNO! DUE! TRRRRRRNOOOO!!! CALDWELL SI SALVA, SOPRAVVIVE ANCHE ALL’HARD LESSON!!!

    Il newyorchese scuote la testa, lascia Caldwell a terra e sale sul paletto… il Cosplayer adesso si sta rialzando ma Tyson è pronto per lanciarsi… PANTHER LEAP! (Diving Roundhouse Kick) NOOOO!! CALDWELL LO COLPISCE PER PRIMA… CON IL MANGA IMPACT!!! Il colpo stordisce Hardaway che però resta in piedi, Caldwell lo blocca istantaneamente, testa tra le gambe e… MAKE-SOME-NOISE!!! A SEGNOOOOOOOOO!!! CI SIAMO, CALDWELL SCHIENA TYSON HARDAWAY!!!

    UNOOOOOOO!!! DUEEEEEEEEE!!! TREEEEEEEEEEEEEEEEEE!!! E’ TRE!!! IL “COSPLAYER” KEVIN CALDWELL E’ IL KING OF TWO WORLDS!!!!

    KEVIN CALDWELL def. TYSON HARDAWAY via PIN in 11’52”


    Caldwell si rialza, mani sul volto, quasi in lacrime, lasciando sul mat un Tyson Hardaway esanime. Anche stavolta, Kevin e Tyson hanno dato spettacolo… ma in quest’occasione, forse la più importante di tutte, Caldwell ribalta il risultato… e porta a casa il match, il torneo, ed il titolo di KING OF TWO WORLDS. Lo fa utilizzando la sua “Make-Some-Noise” dopo che nelle precedenti occasioni aveva sempre provato a battere Hardaway “imitandolo”, senza riuscirci.

    Forse è la vittoria più bella, il Cosplayer che vince restando sé stesso anzi, incarnando in pieno lo stato che rappresenta, diventandone l’Avatar.
    Secondo americano nella storia del torneo, primo wrestler “light-heavyweight” a riuscirci ma, più di ogni altra cosa. Kevin Caldwell è il KING OF TWO WORLDS del 2018!

    divisorio2w1c

    Come sempre, per chiudere, ringraziamenti di rito.

    In primis ai Giudici delle varie Federazioni che hanno accettato di partecipare all’organizzazione del torneo 2018, chi più chi meno, ogni contributo è stato prezioso; e parlo:

    Davide Benetti (WBFF)
    Simone Taverniti (TWP)
    Marco Favoino (DU)
    Pierfrancesco Ladisa (MWF)
    Marco Codari (CKW)
    Giorgio Floridia (SWF)
    E menzione speciale a Giuseppe Mezzolla (SFC) anche se la sua Fed ha chiuso prima che il torneo cominciasse.

    Un ringraziamento va anche ai circa 40 giocatori che hanno deciso di mettersi in gioco, partecipando al torneo: ovviamente siete voi il cuore del TWO WORLDS ONE CUP e a voi va il mio ringraziamento più grande.

    Un grazie, infine, a chi pur non avendo partecipato, ha deciso di seguire, anche sporadicamente, questo torneo, con la speranza di aver contribuito a regalare un po’ di divertimento. L’appuntamento è per il 2020… forse! :)

     
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